Ci sono passioni che ti porti dentro fin da piccolo. Mike Oldfield è per me una di queste. La sua pressoché sterminata discografia vede nel 1996 la pubblicazione dell'album Voyager, all'interno del quale è inserita la bellissima Dark Island, ballata scozzese dalle musiche molto evocative opportunamente riarrangiata e adattata dallo stesso Oldfield.
Il risultato lo potete ascoltare qui sotto.
Buona domenica.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Chiacchierando con l'intelligenza artificiale
Tra le tante cose interessanti dette qualche giorno fa da Luciano Floridi al BSMT ( qui il suo intervento integrale), c'è il fatto che ...
-
Nel racconto Direttissimo , di Dino Buzzati, si narra di un misterioso viaggiatore che sale su un treno, un treno potente, veloce, che scalp...
-
Sto leggendo un giallo: Occhi nel buio, di Margaret Miller. A un certo punto trovo una frase, questa: "Qualche minuto più tardi la luc...
-
È in corso da un paio di giorni una discussione fiume sul blog di Moz . Tema: cosa resterà dei blog. Tra i tanti argomenti di cui si dibatte...
Nessun commento:
Posta un commento