Bene, per par condicio segnalo che oggi è arrivato anche quello del Pd:

Ovviamente valgono le stesse identiche considerazioni già espresse in precedenza nell'altro post.





Il 7 ottobre del 2002 moriva Pierangelo Bertoli (foto). Probabilmente, a molti di quelli che leggono, questo nome dirà poco o niente; beh, se può interessare c'è una bella paginetta sulla Wikipedia.

Sta da qualche ora circolando con una certa insistenza una nuova e-mail truffaldina. Ecco il testo:





Forse ricordo male, ma mi pare che la campagna elettorale, almeno agli inizi, fosse tutto sommato tranquilla, senza eccessi verbali, scontri e plateali risse. Vabbé, c'erano i vari, ridicoli, comizi antiabortisti di Ferrara che creavano un po' di scompiglio, ma per il resto tutto si svolgeva abbastanza tranquillamente.
Un ragazzo di 19 anni è morto ieri per overdose in un rave party. Non è la prima volta che accade una cosa del genere e probabilmente, purtroppo, non sarà neanche l'ultima. Questa notizia è stata riportata anche dai vari tiggì il giorno di Pasqua, quando il giovane pur essendo in coma non era ancora passato a miglior vita.
"The show must go on" (lo spettacolo deve andare avanti) è una canzone dei Queen. Ho amato profondamente, e amo tuttora, la loro musica, e questo pur non avendone la discografia completa ma solo alcuni album e una raccolta.

Veramente questo post dovevo scriverlo ieri sera, ma ho terminato tardi quello su Napolitano e alla fine la stanchezza ha preso il sopravvento. Vabbè, rimedio adesso.
Il buon Napolitano (foto), quello dei discorsi soporiferi di fine anno, se n'è andato per 5 giorni in Cile. Da lì, com'è tradizione ogni volta che si reca
Il 22 febbraio scorso, sia Il Giornale che Panorama (qui l'home page del quotidiano milanese), se ne uscivano con titoloni a tutta pagina e mega articoli a 4 colonne sul presunto coinvolgimento del segretario dell'Italia dei Valori (foto) in una storia di appropriazione indebita, truffa aggravata ai danni dello stato e altre cosette."l Giornale di Berlusconi insieme a Panorama, sempre del gruppo Berlusconi, spara la notizia “Di Pietro indagato” con una sfilza di reati che più ne ha, più ne metta. Sembrerebbe che stiano facendo chissà quale indagine nei miei confronti e chissà quali reati avrei commesso assieme ad altri dirigenti dell’Italia dei Valori in riferimento a contributi pubblici ricevuti.Oggi, guarda un po', tra le pieghe dell'informazione (ovviamente per non disturbare troppo) si legge che il gip ha deciso di archiviare l'indagine a carico del leader dell'IDV per l'insussistenza delle prove a suo carico.
I fatti in questione derivano da una serie di denunce presentate da uno dei simpatizzanti e soci aderenti all’Italia dei Valori che ha deciso di andare via perché non condivideva più la nostra politica, e ha messo in piedi un’infinita sfilza d’atti giudiziari, ben 13 in sede civile ed uno in sede penale. Tutte le cause in sede civile sono terminate e hanno visto soccombente e condannato alle spese processuali. Questo soggetto non ha nemmeno pagato le spese processuali a cui era stato condannato dai vari tribunali, ben 13, e gli è stata sequestrata e messa in vendita la casa, proprio perché non adempiva ai provvedimenti del giudice con riferimento alle sue false affermazioni negli atti di citazione proposti."













Ho espresso spesso, anche in altre occasioni, il mio convincimento personale sul fatto che l'eccessivo risalto dato a notizie inutili e fuorvianti, da parte dei media, sia dettato da un preciso disegno. La giornata di ieri mi pare sia stata una di quelle emblematiche in questo senso. Un paio di esempi....le condanne definitive [di Ciarrapico, ndr], confermate dalla Cassazione, sono quattro, per reati che vanno dalla bancarotta fraudolenta alla ricettazione fallimentare, dallo sfruttamento del lavoro minorile alla truffa pluriaggravata, ma potrebbero presto aumentare: in primo grado, il camerata pregiudicato è stato di recente condannato per truffa e violazione della legge sulle trasfusioni in una delle sue cliniche.Insomma, alla fine fa più rumore una polemica perfettamente inutile, su un politico altrettanto inutile (parole dello stesso cavaliere), rispetto alla notizia - questa sì - di una palese violazione di quanto promesso in questo caso dal centrodestra agli elettori: la non candidatura di personaggi con problemi giudiziari. Ora, io posso capire che certe notizie potrebbero dare fastidio in campagna elettorale; capisco che se a queste fosse dato il risalto che meritano (al posto delle polemiche idiote propinateci finora) qualcuno potrebbe magari svegliarsi dal torpore e dallo stordimento indotto dal bombardamento asfissiante quotidiano con notizie gossippare prive di senso, ma mi pare che il limite della decenza sia stato abbondantemente superato. E poi, insomma, diciamola tutta, non si può correre il rischio che l'elettore si svegli e capisca: potrebbe ad esempio indignarsi, decidere di non andare a votare: meglio evitare.


"It has come to our attention that a flaw in the coding of G-Archiver may have revealed customer's Gmail account usernames and passwords. It is urgent that you remove the current version of G-Archiver from your computer, and change your Gmail account password right away.
(fonte immagine: codinghorror.com)1 - "Dopo il pressing di Fini e della Lega, arriva il via libera di Forza Italia alle "liste pulite". Nel Popolo delle libertà, alle prossime elezioni, non sarà candidato chi ha procedimenti penali in corso. La conferma arriva dalla lettera che Sandro Bondi, coordinatore nazionale di Forza Italia, ha inviato ai coordinatori regionali, ai membri del comitato candidature e al presidente Silvio Berlusconi." (fonte)
2 - "Ciarrapico è stato condannato a due anni di reclusione l'8 marzo del 1993, per gli sviluppi della vicenda «Casina Valadier». Il 18 marzo è stato spiccato nei suoi confronti un mandato di custodia cautelare. E' entrato a Regina Coeli il 21 marzo e il 24 aprile gli sono stati concessi gli arresti domiciliari. L'11 maggio viene revocato il mandato di custodia cautelare ma la libertà è breve perché Ciarrapico è di nuovo arrestato e trasferito a Milano, con l'accusa di finanziamento illecito ai partiti. Dopo sette anni, quindi nel 2000, l'affarista fu definitivamente condannato. Tuttavia venne affidato in ragione della sua età, ai Servizi Sociali. Condannato anche nel processo relativo al crack del Banco Ambrosiano di Roberto Calvi. Non ha mai risarcito i danni alle parti civili cambiando continuamente residenza." (fonte)Ora, se ricordate, qualche giorno fa ho messo in una cartella del mio pc i programmi di governo delle due maggiori coalizioni, per controllare, una volta che una delle due sarà al governo, se manterrà quanto promesso in campagna elettorale. Il problema è che ancora nessuna delle due è al governo.


Riguardo alla questione della casa editrice filo-fascista alla manifestazione Più libri Più liberi, non so bene cosa pensare. Da un lato la...