domenica 30 marzo 2008

A muso duro

Il 7 ottobre del 2002 moriva Pierangelo Bertoli (foto). Probabilmente, a molti di quelli che leggono, questo nome dirà poco o niente; beh, se può interessare c'è una bella paginetta sulla Wikipedia.

Bertoli è stato un poeta/cantautore emiliano. E' vissuto sempre un po' nell'ombra, senza eccessivo clamore e lontano anni luce da tutto quello è la musica intesa come starsystem, tv, ribalta, ecc...

Ha sempre fatto le sue cose nella tranquillità e nel silenzio: uno dei pochi che ancora considerava il suo mestiere... un mestiere appunto, fatto con passione e professionalità.

Canzoni ne ha scritte tante, e anche nel suo caso è difficile sceglierne una. Comunque, a mio avviso, una delle più belle e più note è sicuramente "A muso duro", in cui racconta il suo difficile rapporto con la discografia ufficiale e in cui rivendica il suo diritto di scrivere canzoni che seguano esclusivamente il suo stile ("...adesso dovrei fare le canzoni con i dosaggi esatti degli esperti..."), senza dover sottostare alla logica del mercato e/o dell'immagine.


E adesso che farò, non so che dire
e ho freddo come quando stavo solo
ho sempre scritto i versi con la penna
non ordini precisi di lavoro.
Ho sempre odiato i porci ed i ruffiani
e quelli che rubavano un salario
i falsi che si fanno una carriera
con certe prestazioni fuori orario

Canterò le mie canzoni per la strada
ed affronterò la vita a muso duro
un guerriero senza patria e senza spada
con un piede nel passato
e lo sguardo dritto e aperto nel futuro.

Ho speso quattro secoli di vita
e ho fatto mille viaggi nei deserti
perché volevo dire ciò che penso
volevo andare avanti ad occhi aperti
adesso dovrei fare le canzoni
con i dosaggi esatti degli esperti
magari poi vestirmi come un fesso
per fare il deficiente nei concerti.

Canterò le mie canzoni per la strada
ed affronterò la vita a muso duro
un guerriero senza patria e senza spada
con un piede nel passato
e lo sguardo dritto e aperto nel futuro.

Non so se sono stato mai poeta
e non mi importa niente di saperlo
riempirò i bicchieri del mio vino
non so com'è però vi invito a berlo
e le masturbazioni cerebrali
le lascio a chi è maturo al punto giusto
le mie canzoni voglio raccontarle
a chi sa masturbarsi per il gusto.

Canterò le mie canzoni per la strada
ed affronterò la vita a muso duro
un guerriero senza patria e senza spada
con un piede nel passato
e lo sguardo dritto e aperto nel futuro.

E non so se avrò gli amici a farmi il coro
o se avrò soltanto volti sconosciuti
canterò le mie canzoni a tutti loro
e alla fine della strada
potrò dire che i miei giorni li ho vissuti.


Ed ecco il video con musica e qualche immagine. Buona domenica.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

come non ricordarsi del grande Bertoli che cantò fra l'altro Prega Crest ed Eppure Soffia.

ste canzoni da bambino le conoscevo a memoria.

Molti ragazzi oggi non sanno neanche chi sia.

Andrea Sacchini ha detto...

> Molti ragazzi oggi non sanno neanche chi sia.

Lo so, e in fondo è (seppur a malincuore) giusto così. Ognuno in fondo cresce col background musicale del periodo in cui vive.

Tuttavia mi sembra giusto segnalare, a chi oggi ascolta dj francesco o i tokio hotel, cosa ascoltavamo noi.

Anonimo ha detto...

Mia figlia ascolta i tokio hotel,ma io le ho fatto dosi massicce di IVAN GRAZIANI.

Così spero che sia un pò vaccinata dalla orrenda musica di questi tempi.

Ciao
Maurizio

Buona domenica

PS

Di Pierangelo conosce solo eppure soffia ma non dispero di fargli sentire anche le altre.

Andrea Sacchini ha detto...

@ maurizio: Ivan è un grande. L'ho ascoltato l'ultima volta dal vivo proprio nella piazza di San Leo. Correva l'estate del 1996: concerto memorabile.

Grande Ivan, uno dei prossimi post sarà per lui.

Ciao Maurizio.

Anonimo ha detto...

Ivan Graziani Voce e chitarre

Fosco Foscchini Basso

Maurizio"Pastrocchio" Lucantoni Tastiere

"Attila" Gilberto Rossi Batteria.

ENERGIA ALLO STATO PURO

Facevano le prove nel teatro di San Leo e prima della tournè un concerto di prova in piazza.

Ivan lo conoscevo personalmente ed era una persona veramente favolosa,sempre disponibile con tutti.

Una volta mi sono messo dietro la batteria di Attila,nel teatro,(emozione a 1000 ero un ragazzino)e abbiamo provato fuoco sulla collina.

Entra Ivan e mica si arrabbia,è uno dei ricordi più belli della mia vita.

Maurizio

Anonimo ha detto...

Mio Dio! i Tokyo Hotel.

mi ricordo tempo fa quando feci ascoltare il brano The House of the rising sun ad un ragazzino che abita qui vicino.
Gli dissi che era di Hendrix e lui mi disse..."non sapevo suonasse pure la chitarra" a quel punto sono quasi svenuto!

Andrea Sacchini ha detto...

Veramente non risulta neanche a me che The house of the rising sun sia di Hendrix. Secondo la Wikipedia sembra addirittura che non l'abbia mai neppure interpretata.

Vabbè, comunque, a parte questo, se veramente non sapeva chi fosse il grande Jimi, mi cascano le braccia...

Anonimo ha detto...

be...

qui trovi la canzone e l'album da cui è tratta, puoi ascoltarla

http://www.lastfm.it/music/Jimi+Hendrix/_/House+of+the+Rising+Sun

si tratta di uno studio per chitarra elettronica.

Anonimo ha detto...

attenzione...

quella di cui parla wikipedia non è la stessa ma è una canzone degli anni '40

Andrea Sacchini ha detto...

> quella di cui parla wikipedia non è la stessa

La canzone è sempre quella, solo che la wikipedia a quanto pare non è aggiornata, visto che, come dicevi giustamente tu, l'ha interpretata effettivamente anche Hendrix.

In ogni caso io mi riferivo alla versione classica portata al successo dagli Animals (questa).

Anonimo ha detto...

ok bene.

si la canzone è quella giusta. Bisogna che mi ricordi di aggiornare la pagina su wikipedia in qualità di utente.

"Se nelle scuole si insegni"

"Se nelle scuole si insegni". Ma a parte gli svarioni grammaticali, questo post è di difficile interpretazione anche d...