domenica 10 aprile 2022

Casellati e Pasolini

Quella della signora Casellati non è una gaffe. Una gaffe la rimedi, ti accorgi di averla fatta e la correggi lì per lì. Ma chiamare Pasolini Gian Paolo significa non conoscere il suo nome, cioè non sapere chi è, e il fatto che la seconda carica della Repubblica italiana non conosca uno dei più grandi intellettuali (romanziere, saggista, poeta, regista) che ha avuto il nostro paese, spiega come in modo migliore non si potrebbe perché il suddetto paese è messo come è messo.

10 commenti:

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    1. Una di quelle che all'epoca certificò in Parlamento che Ruby era la nipote di Mubarak, se non ricordo male.
      Lasciamo stare, va'...

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  2. Più che una gaffe, lo vedo un inciampo verbale che in una persona di 75 anni può capitare, ma dato che è di centro destra allora va messa alla berlina.

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    1. A me non sembra un inciampo verbale, sembra ignoranza. E un presidente del Senato che non sa nulla di Pasolini va messo alla berlina, indipendentemente dall'appartenenza politica.

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    2. Ma figurati se non lo conosce, è che dato che è di centro destra hai un pretesto per squalificarla. Poi a una donna del 1946 credo che si possa concedere di sbagliare un nome, lo facciamo anche noi, o tu non ti sbagli mai?

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  3. Hai voglia se sbaglio, ma quando non so una cosa lo ammetto senza problemi. E comunque la questione del cdx non regge, ci sono sedici anni di pagine, qui, a testimonianza che ho sempre detto ciò che volevo a chiunque indipendentemente dall'orientamento politico.

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  4. "Gian Paolo" Pasolini è davvero imbarazzante, e ho la netta impressione che solo a chi nello spirito è lontano anni luce da lui poteva uscire uno svarione simile, del tutto a prescindere dall'appartenenza politica; chiunque altro, anche a 102 anni e mezzo ciucco, oltre a non avallare inesistenti nipoti di Mubarak, direbbe Pier Paolo.

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    1. Sono anche disposto a concedere, contrariamente a quanto ho scritto nel post, che quello della signora Casellati sia un lapsus, che in realtà il nome di Pasolini lo conosca e che, magari, del personaggio abbia sentito parlare e forse - dico forse - abbia pure letto qualcosa. Se così fosse io avrei torto e lo riconoscerei senza problemi.
      Ma per "squalificare" la signora, signora di cui io non ho alcuna stima non per la sua appartenenza politica ma per la sua storia politica; per squalificare la signora, dicevo, non c'è alcun bisogno di aggrapparsi a un eventuale lapsus su Pasolini, è appunto il suo percorso e il suo agire politico che la squalificano, a cominciare dalla strenua difesa, anche in televisione di Berlusconi sul caso Rubygate, culminato col voto in parlamento del 2011 in cui si certificava che Ruby era la nipote di Mubarak, una delle pagine più imbarazzanti e vergognose della storia parlamentare italiana.
      Su Pasolini, volendo, si può discutere, su episodi come questo non si discute.

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  5. Se PPP Pier Paolo Pasolini l'hai letto e ti è rimasto dentro non puoi sbagliare il nome. E se è un lapsus, un motivo c'è, ma sicuramente non hai un rapporto profondo con lui.

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  6. bisogna indagare... stava leggendo un testo scritto da altri o stava parlando a braccio!! A volte sono gaffe involontarie

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