sabato 30 aprile 2022

Quanto mi secca avere sempre ragione

Un mio collega (un altro) è positivo al covid. Ha 39 di febbre e accusa malesseri importanti (ossa, muscoli, affanno respiratorio). Oltre a essere novax da sempre è anche un negazionista della prima ora, uno di quelli, cioè, che affermano che il virus non esiste, è un complotto e blablabla. Intendiamoci, mi spiace che stia male e spero si rimetta al più presto, ma non nego di provare una lievissima forma di piacere, quel piacere che nasce dal poter dire: "Te l'avevo detto, io." Che poi, alla fine, pensandoci, quel "te l'avevo detto io" non significa niente, dal momento che si ammalano (anche se statisticamente in misura minore) persone vaccinate e attente. 

Quindi, alla fine, tutto si riduce a quel "Quanto mi secca avere sempre ragione" pronunciato da Jeff Goldblum in Jurassic park.

27 commenti:

  1. Mio suocero è diabetico e aveva già prenotato la quarta dose, ma due settimane fa è risultato positivo, pur conducendo una vita piuttosto casalinga.
    Mia suocera, invece, con tre dosi, ha fatto di tutto per evitare il virus, disinfettando continuamente la casa e indossando guanti e mascherine, ma ieri è caduta inevitabilmente nel tunnel, per buona pace mia che non so come organizzarmi col lavoro, visto che almeno lei mi ritira Lorenzo da scuola e vado a prenderlo da casa sua esattamente mezz'ora dopo.
    Comunque lui è stato malissimo. Lei è ancora asintomatica.
    La casistica è infinita ma, nel dubbio, non siamo pentiti di esserci vaccinati tutti, sebbene io avrei evitato volentieri la terza dose, e di sicuro non farei mai la quarta. Salvo obblighi legislativi, s'intende.

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    1. Mi spiace per tua suocera e tutti i disagi conseguenti. Spero che riuscirai comunque a riorganizzare tutto nel migliore dei modi.

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  2. Cerco di essere sintetico al massimo.
    Quando si parla di queste cose, è "quasi completamente" inutile riportare singoli casi. Su milioni di cittadini si troveranno sempre eccezioni di tutti i tipi.
    Le analisi devono essere fatte su grandi numeri. E lì, le percentuali parlano in maniera molto chiara: il vaccino protegge; indebolisce le infezioni; diminuisce di tantissimo il rischio di avere una malattia grave.
    Com'è già successo in precedenza, potrebbe anche rendere totalmente endemica o far scomparire completamente la malattia.

    Poi ognuno può professare la religione che più gli piace. Ed è anche vero che il governo si deve assumere delle responsabilità.

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    1. Maurizio, i singoli casi vengono riportati per amor di discussione, di cronaca, per mettere al corrente chi legge circa un'esperienza vissuta ed eventualmente confrontarsi. Credo che nessuno lo faccia con la pretesa di ricavare leggi generali partendo da singoli casi.
      Da tempi non sospetti, su queste pagine concordo nel dire che le analisi vanno fatte guardando il quadro generale e non i singoli casi.
      Poi, certo, ognuno è libero di seguire la propria "religione". Io ho fatto tutte le dosi di vaccino con convinzione, e qualora mi venisse proposto di fare la quarta la farei senza la minima ombra di dubbio. Perché mi sono informato, so come funzionano i vaccini, so che non si rischia niente e so che servono. Altri la pensano diversamente ed è perfettamente legittimo che lo pensino.

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  3. Senza mettere in dubbio che il vaccino per il SARS-CoV-2 sia il miglior medicinale mai creato nella storia della medicina che abbia tutti gli effetti benefici di questo mondo chi non si è voluto vaccinare non deve essere criminalizzato.

    Io ho fatto la mia scelta irremovibile di non vaccinarmi perché ho tantissima paura di questo farmaco il 26 marzo mi sono contagiato per fortuna con sintomi lievi nonostante i miei problemi di obesità... Mi è andata bene? Certo non lo nego così come non saprò mai se in caso di vaccinazione avrei avuto effetti collaterali certamente rarissimi ma esistono senza dubbio.

    Alla fine tutta questa questione della vaccinazione ha lasciato una ferita nella popolazione difficilmente rimarginabile.

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    1. Sì, in parte è vero. Ma io credo che, quando tutto sarà finito (e non ci sono grandi margini per immaginare che avverrà presto), la ferita maggiore nella popolazione l'avrà lasciata il Sars-CoV-2, non il vaccino.

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  4. Essendo un negazionista a cosa imputa questa febbre e immagino altri acciacchi?

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    1. Al coronavirus. Rimane sempre novax ma all'esistenza del virus adesso ci crede :-)

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  5. La cosa complicata di questa situazione è che ha generato una sorta di due fazioni, dove ovviamente ci si collocano anche estremisti, e che entrambe le parti si percepiscano migliori dell'altra, commettendo errori cognitivi simili.
    Questo ovviamente al netto di quelli che dicono che la pandemia non esiste e il covid è un'influenza, e c'è un complotto mondiale e bla-bla-bla... Lì è negazione della realtà, quindi alienazione, pertanto nemmeno da tenere in conto.
    Il pro-vax dice sostanzialmente: c'è un problema, abbiamo la soluzione, pertanto quelli che non vi ricorrono sono degli idioti.
    Il no-vax dice sostanzialmente: c'è un problema, ma la vostra non è la soluzione, pertanto siete voi degli idioti. (Anche se finora non ho sentito quale sarebbe la loro soluzione al problema).
    Credo sia abbastanza umano che il pro-vax che vede il no-vax prendersi il covid si metta a gongolare (visto, scemo? non potevi vaccinarti?), come anche per il no-vax che vede il pro-vax prendersi il covid (visto, scemo? i vaccini non funzionano). Si chiama schadenfreude, la gioia maligna, il gioire per le difficoltà altrui, specie se pensiamo che ciò sia anche meritato. Molto umano, ma anche un po' indegno. Io non gioisco per nessuno che si ammali, compresi i no-vax, e per due motivi: il primo altruistico (mi spiace che qualcuno soffra e non lo auguro a nessuno), il secondo egoistico (una persona che si ammala in più allunga il tempo di questa situazione).

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    1. Penso che il discorso sia più complicato delle due fazioni con estremisti.
      Il vaccino mi dà un 70% di protezione. Il restante 30% me lo danno le vaccinazioni delle persone che incontro.
      E viceversa.

      L'atto di vaccinarsi è una difesa comunitaria.
      Esperti e istituzioni lo hanno detto spesso negli ultimi 10 anni.

      Poi, però, subentra il giornalismo che dà voce a chi si è sentito male dopo la vaccinazione. E non a me e agli altri milioni di persone che hanno avuto AstraZeneca e Moderna quando nessuno li voleva e che siamo stati benissimo e anche protetti, dato che io non l'ho preso pur lavorando in un ospedale.
      E subentra anche la totale sfiducia nelle istituzioni con conseguente complottismo.

      Il problema è sociologico prima di tutto.
      E forse anche politico. Un governo (una parte di esso) preferisce non perdere voti piuttosto che obbligare al vaccino ed evitare le 100-aia di morti al giorno che ancora abbiamo.

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    2. Personalmente, mi sono vaccinato anche per dare quel 30% di protezione in più a chi mi starà intorno.
      L'ho fatto anche con una componente altruistica e per spirito comunitario.

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    3. Infatti il problema non è che ci siano due fazioni in lotta fra loro, ma questo è ciò che viene percepito, a causa anche, come dicevi tu, di un' informazione "sensazionalistica" che invece di informare punta a dare risonanza. La maggior parte delle persone vaccinate non sta lì a farsi problemi di sorta o ragionamenti vari: sa che han fatto ciò che si richiedeva loro e sperano che questo sia sufficiente a risolvere la situazione il più tempestivamente possibile. D'altra parte è comprensibile che a un certo punto si guardi con acrimonia a chi non contribuisce o peggio fa ostruzionismo. Mentre il vittimismo dell'altra parte è qualcosa di incomprensibile: hai fatto una scelta? bene, però ne accetti le implicazioni.

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    4. Perfettamente d'accordo. (Y) :)

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    5. Sull'obbligatorietà del vaccino il problema temo sia la fattibilità della cosa. Perché per chi non intende vaccinarsi, che facciamo? Li si va a prendere uno per uno a casa? Li si arresta? Si fa pagare una multa? E di quanto? E se non la pagano? E se la pagano, risolve la cosa?

      Inoltre ho sentito spesso dire che mediante la comunicazione si dovrebbe convincere anche gli scettici. Quelli non li convinci affatto così. Se hanno deciso in un modo, non gliela fai cambiare idea. Obbligo o meno.

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    6. Sì. Non vaccinarsi diventerebbe reato contro la nazione.
      Per la pena, basta pensarci. Intanto è un tipo di reato che potrebbe causare delle morti e come tale andrà visto.

      Vaccini obbligatori già ne abbiamo. Non sarebbe il primo.
      Per l'eventuale pena, mi fermo e lascio la patata bollente a politici e giuristi.

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  6. Purtroppo c'è anche tanta irresponsabilità in giro. E questa pandemia è servita a farcene rendere conto.

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  7. Condivido la tua analisi, Marco Lazzara. Il problema degli estremismi e del crearsi di opposte fazioni refrattarie a ogni tentativo di comprensione reciproca non nasce con l'arrivo del coronavirus ma è molto antico. Ne abbiamo storicamente esempi con la politica, con lo sport, con la religione ecc. Questa sorta di manicheismo ideologico - il problema vero è questo - è purtroppo antropologicamente insito in ognuno di noi, come ribadisce sempre il biologo evoluzionista Telmo Pievani. Fa parte delle nostre pulsioni e del nostro corredo genetico. La cultura dovrebbe fare da mediatrice a queste pulsioni, ma, è noto, il livello culturale della nostra società non è tra i più elevati. Per quanto riguarda il fatto che (lievissimamente) abbia mostrato segni di contentezza alla notizia del mio collega che si è ammalato, ci lavorerò su. Si è trattato comunque di una sensazione momentanea, di gran lunga inferiore al dispiacere.

    Concordo, Maurizio, che il problema sia anche di tipo sociologico e politico. Politica e media hanno gestito tutta il periodo pandemico con modalità che, a tratti, definire scandalose è un eufemismo.

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    1. Come detto, è un sentimento umano, e anche comprensibile, in fondo. Ma c'è sempre modo di migliorarsi :)

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  9. Tanto dubito che lui ti darà mai ragione, sai? Ti racconto la mia esperienza personale col COVID.
    Lunedì 7 marzo il collega no-vax viene al lavoro con una gran brutta tosse. Poiché quando sta alla sua postazione (e non solo) si autoesonera dal tenere su la mascherina, i droplet si spandono allegramente in ogni dove, anche fino alla mia scrivania, che dista un paio di metri dalla sua (i colpi di tosse hanno una "portata" fino a 4 metri, ho letto).
    Martedì 8 marzo il tizio manda una mail ai responsabili, con in copia noi tre donzelle dell'ufficio (è la "festa della donna" e lui si rammarica di non averci potuto portare le mimose), per comunicare di essere il malattia, influenzato ma negativo. E io stupidamente mi tranquillizzo.
    Sabato 12 marzo il nostro responsabile mi informa di essere positivo, e mi invita a stare in guardia anche se in settimana siamo stati a distanza ravvicinata solo un paio di volte, per breve tempo ed entrambi con mascherina FFP2.
    Domenica 13 marzo mi sveglio con i sintomi tipici di Omicron, fino a superare i 38 gradi di temperatura. Il giorno stesso il responsabile delle risorse umane ci comunica che, essendoci stati numerosi casi di positività in azienda, il giorno successivo si potrà accedere solo con tampone negativo.
    Lunedì 14 marzo, a casa in malattia in attesa del tampone molecolare che farò il giorno dopo, vengo a sapere che i casi finora positivi in azienda sono 5, e il primo in ordine cronologico, indovina un po'?, è il no-vax.
    Durante la malattia contatto il mio responsabile e gli spiego che, non avendo né l'autorità né l'autorevolezza per farlo, non ho mai detto niente a nessuno circa l'inosservanza dell'obbligo di mascherine, ma al mio rientro mi aspetto un maggiore rigore.
    Al mio rientro però va avanti l'andazzo di prima. Continuo a non rimproverare nessuno, ma in seguito alle mie lamentele col responsabile vengono inviate ben due comunicazioni interne per sollecitare all'osservanza dell'obbligo "pena sanzioni disciplinari" non meglio precisate. Cambia poco, e il no-vax continua a fare come gli pare: le avrà lette, le mail?
    Quando, la sera dopo l'invio della seconda comunicazione, lo sento lamentarsi che "non si può portare la mascherina per tutto il giorno perché ci si intossica" o non so cosa, non ce la faccio più e sbotto di brutto. Ed ecco cosa mi sono sentita dire:
    - che il COVID non può avermelo attaccato lui perché al tampone dell'8 marzo era effettivamente negativo (io gli ho ribattuto che i tamponi rapidi che lui faceva sempre in farmacia hanno un alto tasso di falsi negativi ma lui non ha voluto sentire niente, poi chissà come se lo sarà preso stando a casa);
    - che è sacrosanto che lui chiami il vaccino "siero" perché non è un vaccino ma una terapia, tanto è vero che prevede dei richiami – cosa che non accade con nessun vaccino, giusto? ;-) – e il CDC ha cambiato apposta la definizione di vaccino ma NONCIELODICONO!!!!!1!1!!!;
    - che il COVID mi ha fatto stare male perché le tre dosi di "siero" hanno indebolito il mio sistema immunitario. Toh, e io che credevo il contrario!
    Niente, non capiscono niente!!!

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    1. Mi ricordo di questa storia, l'avevo letta sul tuo blog. E niente, c'è poco da aggiungere; il tuo collega appartiene alla "corrente" novax più pericolosa, quella di chi proprio non ci arriva, e poi a farne le spese sono gli altri.
      Mi spiace per quanto ti è successo :-(

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    2. Sì, in effetti ne avevo parlato anche sul blog, ma non avevo dato dettagli su quello che mi ero sentita dire durante la "resa dei conti". Avevo parlato di "repertorio di assurdità che non ripeto, perché meritano solo di dileguarsi nel nulla", ma oggi mi sono smentita perché ancora non me ne capacito! ;-)

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  10. È vero, ma il fatto che diventi endemica non deve tranquillizzare eccessivamente. L'endemizzazione di una malattia non ne diminuisce la gravità, significa solo che diventa relativamente stabile e prevedibile.

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  11. Ho capito a lungo andare che astenersi dal commentare post che parlano di vaccini sia la cosa migliore,perché risulta sempre lampante una divisione tra due fazioni che per quanto si sforzino entrambe di aggiungere elementi di prova sulla validità di una scelta fatta o non fatta...l'epilogo rimane lo stesso ,una caduta nel baratro che perde completamente di vista l'argomento virus,covid per dar spazio ad un altra nuova forma di virus chiamata "prevaricazione"...

    Che sia nel dna umano quella particolare indole ad una tendenza manichea storicamente dimostrata dovrebbe perlomeno renderci consapevoli e correggere un po il tiro ,migliorando anche e soprattutto i nostri comportamenti o no?Altrimenti dovremmo riformulare tutti il nuovo concetto di cultura...

    Ho molto apprezzato i commenti di Marco,credo abbia inquadrato pienamente il fulcro della situazione,inoltre assume anche una notevole importanza con il trascorrere del tempo la nostra posizione
    a riguardo rivisionandola.

    Buona giornata


    L.

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    1. Covid e vaccinazioni sono temi "sensibili", come lo sono la politica, la guerra in Ucraina e tanto altro, temi che facilmente provocano la divisione in fazioni opposte totalmente refrattarie a ogni tentativo di comprensione reciproca. Non è la regola, eh, ma è purtroppo atteggiamento diffusissimo.

      Buona giornata a te.

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  12. Il virus corona e' stato efficace per misurare psicosi, convenzioni, comportamenti gregari, nuove religioni patacca (con i nuovi predicatori alla ""diminuisci la probabilita' di circolazione del virus" e altre bislacche credenze/dogmi del genere) metamorfosate in la_scienzah.

    Ci sono fondamenti di biologia insegnati alle scuole medie (ad esempio sulla immunita' acquisita con la guarigione) dei quali e' stato fatto strame.
    Un altro concetto distopico relizzatosi e' quello di limitazioni pesanti basate su credenze o convinzioni di massa, alcune su base ideologica: limitare, confinare, bloccare, recludere 9997 persone perche' 3 possono morire di quel morbo (in realta' e' l'applicazione del "nessuno vada avanti" noto nel politicamente corrretto - come al solito al contratrio! come "nessuno rimanga indietro").

    Nel frattempo qualcuno inizia a vedere che il re e' nudo.

    https://infosannio.com/2022/05/02/sentenza-del-tribunale-di-padova-lobbligo-di-vaccinazione-a-lavoro-e-irragionevole/.

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  13. Momento, come si sta curando con la tachipirina e vigile attesa?!? Gli auguro di no.
    Poi francamente questi "vaccini" (tutti gli esperti non li chiamano così) probabilmente servivano per la prima ondata.

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