venerdì 31 dicembre 2021

Serendipità

 


Cosa si intende con serendipità? In campo scientifico, anche se da tempo questo sostantivo abbraccia altri ambiti, si intende la capacità, o la fortuna, di fare scoperte inattese e impreviste mentre si sta cercando altro. Il termine fu coniato dallo scrittore inglese Horace Walpole, e deriva da una antica fiaba persiana chiamata The three princes of Serendip. Serendippo era l'antico nome dell'isola di Ceylon, l'attuale Sri Lanka, luogo da cui, secondo la leggenda, tre prìncipi partirono alla scoperta del mondo.

Questo bellissimo libro di Telmo Pievani, la mia ultima lettura di quest'anno, racconta in dettaglio l'infinito numero di episodi in cui la serendipità è andata a stretto braccetto con le scoperte scientifiche. Anzi, quasi tutta la storia delle grandi scoperte scientifiche e delle leggi di natura sono ammantate di serendipità, nel senso che per la maggior parte si tratta di scoperte fatte per caso o fortuitamente mentre magari si stava cercando tutt'altro. 

L'elenco è sterminato: dalla penicillina ai raggi x, dalla scoperta dell'America al forno a microonde, dagli anestetici in chirurgia alla radioattività, dalla dinamite alla celluloide alla radiazione di fondo dell'universo passando per la vulcanizzazione della gomma, scoperta per caso da Charles Goodyear e grazie alla quale abbiamo gli pneumatici per le auto, e poi ancora l'uranite di Becquerel, la scoperta casuale del dagherrotipo e via di questo passo, in una lista che è praticamente infinita.

Il ramo della scienza che più degli altri è collegato al concetto di serendipità è però quello della medicina. La stragrande maggioranza dei rimedi farmacologici e delle terapie che oggi consentono di curare gran parte delle patologie che ci affliggono sono stati scoperti per caso, mentre magari si stava cercando tutt'altro, oppure non si stava cercando niente di particolare ma si faceva ricerca pura, non finalizzata. Oppure grazie a eventi esterni totalmente estranei all'ambito scientifico. 

Così è stato per la nascita della chemioterapia, ad esempio. Il 2 dicembre del 1943 i tedeschi sferrarono un attacco aereo a sorpresa alle navi alleate ormeggiate nel porto di Bari. Fu colpita, tra le altre, la nave da carico americana John Harvey, la quale stipava duemila bombe all'iprite, noto anche come gas mostarda. Si sprigionò una nube tossica che uccise circa mille persone. Nei giorni successivi, dall'amministrazione americana fu inviato a indagare sul disastro un medico del New Jersey, tale Stewart Alexander, il quale era all'oscuro della presenza dell'iprite sulla nave colpita (il gas mostarda era classificato come fuori legge dalle convenzioni internazionali). Esaminando alcune delle persone decedute, Alexander scoprì che esse erano tutte colpite da leucopenia, ossia grave carenza di globuli bianchi nel sangue. Quando venne a sapere (anche se l'aveva sospettato fin da subito) che l'eliminazione dei globuli bianchi era stata causata appunto dall'iprite, intuì le potenzialità insite in un composto che aveva la capacità di eliminare selettivamente solo alcuni tipi di cellule. Le prime applicazioni di questa casuale e fortuita scoperta riguardarono la cura della leucemia, un tipo di tumore del sangue in cui i globuli bianchi si replicano in maniera incontrollata. Era nata la chemioterapia.

Per venire a tempi più recenti, un interessante esempio di serendipità è dato dalla scoperta del Viagra. Negli anni Novanta Pfizer lavorava a un farmaco per problemi di cuore, il Viagra appunto, che però nei primi test clinici si rivelò deludente, con scarsi effetti. I ricercatori, delusi, abbandonarono la ricerca e chiesero ai pazienti coinvolti nella sperimentazione di restituire le pillole inutilizzate. Furono parecchio sorpresi quando notarono che i pazienti erano molto riluttanti nella restituzione. Poi capirono il perché: il Viagra apportava un altro beneficio, serendipicamente inatteso.

Venendo invece ai giorni nostri, l'ultimo esempio di serendipità riguarda il famigerato covid. La tecnologia su cui si basano i vaccini di nuova concezione a RNA messaggero non è stata inventata nel 2020, come magari molti possono pensare, ma era già nota dagli Ottanta del secolo scorso, solo che era poco utilizzata e indirizzata più che altro allo studio, in campo oncologico, di vaccini in grado di stimolare il sistema immunitario contro il cancro. Agli inizi del 2020, nel pieno della forsennata ricerca a livello globale di un vaccino contro il covid, qualcuno ebbe un'intuizione: perché non provare a utilizzare la tecnologia a RNA messaggero che si stava testando, con scarsi risultati, in campo oncologico? Bingo! Oggi, grazie a quella serendipica intuizione, abbiamo i vaccini contro il covid.  

L'evoluzione della medicina è ricchissima di storie serendipitose come queste e l'elenco che si potrebbe fare è pressoché infinito - Pievani nel libro ne elenca tantissime, e alcune sono talmente incredibili da sembrare opere fantasy. Questo, naturalmente, non significa, come si premura di rimarcare Pievani, che gli scienziati siano persone semplicemente fortunate. Certo, occorre anche la fortuna, ma "la serendipità nasce da un intreccio di astuzia e curiosità, sagacia, immaginazione e accidenti colti al volo." Insomma, come per la fortuna, anche la serendipità va in qualche modo aiutata.

4 commenti:

OLga ha detto...

Ho imparato una nuova parola.Grazie

Andrea Sacchini ha detto...

Di niente.

Gas75 ha detto...

Conoscevo una parte degli episodi che hai elencato e riassunto. Ti risulta, dal libro, che anche la birra sia stata scoperta/inventata per caso?

Sulla serendipità ho un ricordo curioso: ero al cinema con un amico per vedere un film d'azione, ricordo solo che c'era Schwarzenegger protagonista: locandine esposte, commenti del tizio al botteghino, ecc... Tutto pertinente... Poi si spengono le luci e parte "Serendipity", che tra l'altro azzeccava di brutto con certe vicende personali di entrambi!

Poi all'uscita ci accorgemmo che le locandine più in vista riguardavano da qualche tempo i film prossimi, non quello in proiezione.

Andrea Sacchini ha detto...

No, la birra non è menzionata. Dal momento però che è nata sette millenni prima di Cristo, temo sia difficile dire se sia nata grazie a un processo di tipo serendipitoso.

Curioso l'episodio che hai citato :-)

Ritrovamenti

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