Ignoro i motivi per cui si sia deciso di avvantaggiare economicamente chi è già più che avvantaggiato (a chi sta nella fascia di reddito tra i 42.000 e i 54.000 euro, tipo ad esempio un dirigente, viene riconosciuto un risparmio doppio rispetto a un operaio), ricordo però che l'idea di abbassare le tasse ai ricchi è un vecchio mantra della destra che affonda le sue radici nelle amministrazioni Reagan degli anni Ottanta.
L'idea era che la diminuzione delle tasse ai più facoltosi rappresentasse un formidabile stimolo per l'economia. Poi, col tempo, si è visto che questo sballato sistema tassativo non dava nessuna spinta all'economia e serviva solo ad aumentare le forbice delle diseguaglianze, come del resto ha messo da tempo nero su bianco ogni studio economico.
Dal momento che viviamo in un paese dove già questa forbice è ampia, e due anni di pandemia hanno contribuito ad allargarla ancora di più, si sperava che l'intervento fiscale del governo andasse nella direzione di una sua riduzione. Si sperava, ma in fondo non ci si credeva più di tanto.
Lascia fare al draghi... mah
RispondiEliminaC'è troppa piattezza nella sinistra al governo.
RispondiEliminaPerché, al governo c'è una componente di sinistra? Toh, mi dev'essere sfuggito.
EliminaSi, scusa solo nominalmente.
EliminaStarò perdendo la memoria ma non ricordo una manovra fiscale a vantaggio dei ceti medio bassi.
RispondiEliminaQualche briciola qua e là, come del resto succede anche con questa riforma fiscale, ma niente di più.
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