lunedì 27 dicembre 2021

L'inverno demografico

Ci sta che papa Bergoglio veda come una tragedia il calo demografico che sta portando al declino questa parte di mondo. Dal punto di vista dottrinale i reiterati appelli alle famiglie a prolificare come conigli è infatti perfettamente in linea con gli insegnamenti dottrinali, dal momento che nella Bibbia Dio benedice Noè e i suoi figli e dice loro: "Andate, moltiplicatevi e riempite la terra."

Il problema è che la Terra è già fin troppo piena e la raccomandazione data da Dio è stata già da tempo esaurientemente soddisfatta. Qualche numero per dare un po' l'idea. Quando Colombo arrivò nelle Americhe la popolazione umana mondiale contava circa 500 milioni di individui. Nel 1800 il primo raddoppio: un miliardo di individui. I due miliardi si sono raggiunti agli inizi del Novecento. Tre miliardi nel 1960 e quattro miliardi nei primi anni Settanta del secolo scorso. Con questo trend, nel 2025 saremo otto miliardi e nel 2080 dieci miliardi. 

Alla luce di questi numeri, che vedono oggi un pianeta talmente pieno di esseri umani da essere vicino al collasso (molti studiosi ipotizzano che la sovrappopolazione potrebbe paradossalmente essere una delle cause della nostra estinzione), io questo "inverno demografico" di cui parla il papa non lo vedo.

Sì, certo, esiste a livello locale nel senso che nel ricco e opulento Occidente non si fanno più figli, ma nel molto più grande resto del mondo la tendenza è esattamente opposta, e la crescita esponenziale degli ultimi due secoli sta lì a dimostrarlo. Cioè, va bene predicare la natalità in ossequio agli insegnamenti dottrinali, ma forse occorrerebbe avere una visione più larga, più "ecumenica", se vogliamo, che tenga conto di come vanno le cose a livello globale, non solo locale.  

E poi, boh, non so, questi reiterati e incessanti appelli dei cattolici a fare figli mi danno l'idea del materialismo più bieco, che mi pare strida non poco con la spiritualità di cui amano sempre parlare.

33 commenti:

  1. Che poi, pur restando sul locale, tutti questi appelli per prolificare, e nessuna politica seria sulla famiglia.
    Genitori abbandonati a se stessi, tasse sempre più alte inversamente proporzionali ai servizi garantiti.
    Insomma, solo un folle metterebbe al mondo tanti figli in un momento storico così disastroso.
    Io ne ho sempre desiderato soltanto uno, ma di sicuro chi ci governa non mi farebbe mai avvicinare al pensiero di averne altri.
    Il Papa?
    Beh, cosa potrebbe saperne lui di pappe e pannolini? Che si preoccupi di altro.
    Per la stessa ragione, non ho mai concepito che il corso prematrimoniale sia tenuto da un parroco...

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    1. Vado a memoria, ma credo che il nostro paese sia agli ultimi in Europa per quanto riguarda le politiche per la famiglia, intese come disponibilità di asili, sussidi economici ecc. Se a questo si aggiunge che gran parte dei giovani, oggi, hanno come prospettive lavorative contratti a progetto, a chiamata, co.co.co, co.co.pro e quant'altro, come si possono avere le basi per mettere su famiglia?
      In questo senso, paesi come Francia, Germania e altri, specialmente nel nord Europa, sono immensamente più avanti di noi.

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    2. Noi siamo andati avanti con il motto che si facevano figli anche in tempo di guerra, per cui i giovani dovrebbero trovare voglia e coraggio di procreare nonostante le incertezze all'orizzonte. Questa per lo meno l'idea di massima, che sento ancora dire da chi la guerra l'ha vissuta eppure non si faceva mancare la speranza di un futuro migliore... Credo in grandi linee si sia persa questa speranza.

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  2. Infatti come al solito ognuno guarda al proprio orticello. E comunque fare figli al solo scopo di aumentare la popolazione mi suona di uno squallore infinito.

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    1. Vero. E comunque guardare il proprio orticello quando là fuori ci sono immense e minacciose praterie lo trovo molto poco lungimirante.

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  3. Non mi sembra la figura più adatta per parlare di famiglia e procreazione.
    Così come trovo fuori luogo che un prete tenga i corsi prematrimoniali.

    La vicenda di Noè cui fai cenno, la trovo tra le pagine più cattive e antropocentriche della Bibbia: prima Dio farebbe morire, affogati, milioni di esseri viventi, e poi incaricherebbe il suo prescelto per resettare tutto? Fermo restando che manca una coerente collocazione storica di un diluvio "universale"... Universale, non planetario, quindi pioggia anche su Marte, sulla Luna, su Giove, nel vuoto cosmico? Quanta esagerato senso di cattiveria in quelle pagine, quanto disamore per il creato...

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    1. La Bibbia, per un non credente, ossia per chi non la legge con gli occhi della fede, è forse il libro più raffazzonato, incoerente e assurdo che ci sia. Scriveva Odifreddi in un suo libro di qualche anno fa: "Se la Bibbia fosse un'opera ispirata da un Dio, non dovrebbe essere corretta, coerente, veritiera, intelligente, giusta e bella? E come mai trabocca invece di assurdità scientifiche, contraddizioni logiche, falsità storiche, sciocchezze umane, perversioni etiche e bruttezze letterarie?"

      Per quanto riguarda l'antropocentrismo, è il fulcro di tutta la narrazione giudaico-cristiana, con l'uomo che è al vertice del creato (dominerai sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo e su tutti gli animali della terra) e la natura come un qualcosa di cui disporre a proprio piacimento. Il fatto che noi occidentali, oggi, abbiamo un'etica nei confronti dell'uomo ma siamo ancora sprovvisti di un'etica di natura, deriva da qui. Ma il discorso è lungo e complesso.

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    2. La Bibbia sarà pure il male che scrive @Gas75, ma sempre meglio del nuovo mondo imposto dal mercato e-commerce...

      Almeno la Bibbia qualche messaggio positivo lo manda... Invece la nuova religione capitalistica all'insegna di Amazon cosa trasmette? Lavorare come belve, 24 ore, 7 giorni, senza più tradizioni, senza più legami affettivi.

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    3. Avere fede secondo me significa credere senza porsi dubbi, con la consapevolezza che tutto ci verrà rivelato/spiegato. Ma più mi guardo attorno e più mi sembra che queste stranezze si siano accumulate come in una serie tv che sciorina un mistero a episodio e poi chiude i battenti per calo di ascolti, senza spiegare niente.

      Mi considero credente, ma più affine al buddismo che ad altro, che ha peraltro molti punti di contatto col cristianesimo, depurandosi però da ogni concetto antropocentrico.

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    4. Secondo me abbiamo bisogno di credere in qualcosa di superiore...

      Fa bene all'anima e aiuta nei momenti difficili l'ateismo invece inaridisce la nostra esistenza.

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    5. @No Draghi, il paragone tra la Bibbia e il capitalismo non sta in piedi, è come paragonare uno stracchino con una ferrovia.

      @Gas75, la fede senza dubbi è un luogo comune molto diffuso ma errato, come del resto diceva già sant'Agostino. È l'esatto contrario. Io non credo che due più due faccia quattro, lo so. Viceversa, io non so se Cristo è risorto, quindi ci credo, ci credo ma non lo so; se lo sapessi, la mia non sarebbe fede ma semplice accettazione di un fatto provato, così come è provato che due più due fa quattro. E questo è anche il motivo per cui espressioni come "verità di fede" non stanno in piedi. La verità ha un suo statuto, la fede è cosa totalmente diversa, mettere insieme le due cose è un ossimoro abbastanza ridicolo.

      Per quanto riguarda il fatto che l'ateismo inaridirebbe l'esistenza, come afferma No Draghi, è un altro luogo comune smontabile empiricamente con un minimo di spirito di osservazione.

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  4. In Italia non c'è una politica che favorisca la procreazione.Arrivano tanti immigrati anche perchè si fanno pochi figli.Buona giornata.

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    1. Può darsi. Ma io credo che gli immigrati arriverebbero comunque.
      Ciao.

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    2. L'azione (per quanto pia) di Salvini, nonostante le varie camicie di forza applicatigli, dimostra palesemente che lo tsunami migratorio attuale è voluto, supportato, ideologizzato e quindi realizzato. Un'altra balla demolita è il ritrito slogan "Non si può fare nulla!". Tutta la narrazione massmigrazionistica, no-border, open, è da sempre imbevuta di colossali falsi e omissioni.

      Basterebbe copiare da altri paesi dale più disparate culture, ideologie, religioni, in cui si fa... tutto e la immigrazione è gestita (a volte perfino annullata) a seconda delle volontà delle comunità autoctone (si tratta di democrazia)!
      Gli immigrati arrivano perché c'è una struttura piramidale a molti livelli che ne vuole far arrivare il più possibile nel minor tempo possibile e che stronca ogni resistenza, per quanto flebile, alla immigrazione di massa e che ha imbastito, a finestrate di Overton, il lavaggio dei cervelli per cui sempre più persone credono sia assolutamente normale, bello, giusto, sano, gioioso, essere invasi e che ogni resistenza non solo sia deprecabile ma semplicemente impossibile.

      Cosa fece come prima cosa il governo attuale? Eliminò sanzioni e blocchi alle navi delle ONG scafistiche. Non consegnano in altre nazioni perché avrebbero conseguenze estremamente gravose e gli ego ipertrofici di salvatori con relative pulsioni sadiche, razzistiche nei confronti dei meschini, inferiori e ributtanti italioti ed europeacci inferiori, ne uscirebbero a pezzi.

      Questi macro fenomeni sono calati dall'alto da oligarchie autoreferenziali e programmate da decenni.

      Vediamo se anche in questo luogo trovano un funzionario che faccia sparire i segni di un pensiero eterodossi, disadeguante.

      The global Truman Show!

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    3. Un ragionamento di questo tipo non sembra vergato da "un uomo in cammino", quanto semmai da una scimmia che si arrampica. Ma va bene, ognuno è libero di scavarsi la fossa del ridicolo come meglio crede.

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    4. Capisco che la realtà sia difficile per coloro che sono stati istruiti a non osservarla perché "sbagliata".
      L'abrogazione dei miti decreti sicurezza e il fatto che i flussi migratori siano sestuplicati, sono semplici fatti, come fatti sono nazioni come Cuba, Giappone, Australia, Ungheria, Qatar, nei quali non c'è immigrazione che non sia quella voluta (e a tempo).

      Non capisco perché vi inalberate così.

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    5. E chi si inalbera? Pensa che mentre leggevo il tuo commento ridevo.

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  5. Diciamo che è incoerente e anche un po’ paradossale se a farci la predica sono persone che hanno deciso di non avere una famiglia, di non procreare. Io non sono atea, non mi sento cattolica anche se sono credente. Papa Bergoglio mi piace, però su questo punto non sono d’accordo con lui, siamo talmente tanti sul pianeta da avere un problema di insostenibilità.

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    1. Non sono credente, ma molte delle posizioni espresse in questi anni da Bergoglio le condivido, trovo che sia un pontefice abbastanza vicino al mio sentire, alle mie idee e alla mia visione del mondo. Poi, certo, ogni tanto qualche tesi discutibilissima la tira fuori, ma ci sta. D'altra parte, pur essendo antitetico a papi smaccatamente reazionari come Ratzinger o Wojtyla, qualche riferimento coerente con la dottrina ogni tanto bisogna che lo tiri fuori.

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  6. L'ordine neoliberale non vuole che si facciano figli perché la famiglia rappresenta un punto di forza nella società! La famiglia rappresenta diritti e salari più alti invece il potere vuole solo uomini e donne sigle per pagarli una fame e vivere senza freni.

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  7. Forse gli scoccia un po' che le nuove forze sacerdotali sono sempre più straniere e meno italiane.. che siano i parrocchiani a lamentarsi? ;)

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  8. come se bastasse un appello del Papa per invertire la tendenza, la Vaticano spa teme solo di perdere sudditi o meglio pecorelle

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    1. Infatti è perfettamente inutile. Ma, d'altra parte, in qualche modo deve "onorare" il suo ruolo e i valori che esprime, per quanto a volte anacronistici.

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  9. Nei paesi sottosviluppati si continua a figliare, ma è normale, la vita media è piuttosto bassa rispetto alla nostra e anche la mortalità infantile è elevata.
    Mi pare già dal 2015 (ma potrei sbagliarmi) in Cina è stata abolita la legge del "figlio unico" che obbligava le coppie a non avere più di un figlio, quindi non è proprio un problema solo in occidente; secondo me il sistema in cui viviamo (che ci piaccia o no) ha bisogno di più consumatori, ma crescere "nuovi consumatori" oggi è talmente oneroso che il rischio di chi ci prova è quello di non poter più consumare quanto si vorrebbe.

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    1. Nei paesi più poveri e arretrati si continua a figliare perché là i figli sono visti come risorsa, come sostegno e aiuto durante la vecchiaia, non come costo. Fino a un paio di generazioni fa anche noi ragionavamo allo stesso modo, basta guardare il numero di figli che avevano le famiglie dei nostri padri e dei nostri nonni.

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  10. Signor Sacchini, da lustri segnalo la follia del tumore demografico planetario. Trovate tutto il mio sostegno!

    Viceversa, trova la mia critica su uno scotoma "geografico" per cui si non trovo neppure un cenno sulla geografia del bubbone demografico e le politiche che lo hanno realizzato.
    Politiche e ideologie che riducono in folklore compiaciuto fatti come questi

    https://www.repubblica.it/le-storie/2020/11/28/news/matrimonio_sei_donne_incinta_instagrama_pretty_mike-276253349/

    che sono, come la storia insegna, atti di guerra (come guerre, quelle migratorie, sono le più cruente!).
    In pochi decenni la sola Nigeria avrà più abitanti dell'intera Europa, l'Africa va incontro ad un collasso ecologico catastrofico. Voi a sinistra avete sempre classificato la demografia come robaccia fascista, ma ora, non va più di moda.
    Più che inverni demografici volgerei l'attenzione ai vulcani demografici, quindi.

    L'Italia patologicamente sovrappopolata (quattro o cinque volte il sostenibile) perde, per volontà politica, una occasione di reale decrescita, annientata dalla immigrazione di massa realizzata e voluta.
    In Africa è stata delocalizzata la produzione di consumatori e manodopera a prezzi bassi, quasi schiavile in alcuni casi, poi trasportata in Europa. Alcuni portatori di interessi hanno realizzato un investimento estremamente brillante e profittevole.
    Come osserverebbero alcuni marxisti, lo sfruttamento capitalistico ha trovato nuove forme con cui perpetuarsi.

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    1. Guarda, alcuni ragionamenti che fai sarebbero anche accettabili, ma mi fai cadere le appendici pendule con quel "voi a sinistra". Ma voi a sinistra cosa? La sovrappopolazione mondiale è un problema planetario, cosa c'entra destra e sinistra? E poi mi tiri in ballo proprio tu la faccenda della destra e della sinistra, che hai come riferimento "non lo fo' per piacer mio ma per dare figli a Dio"? Ma piantala, sei ridicolo. Esci un po' dalla bolla ideologica che ti sei costruito e impara a guardare come funziona il mondo senza paraocchi e senza cadere nel ridicolo.

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    2. Signor Sacchini, forse preferite progressista? Oppure, alla moda, liberal?

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    3. No, guarda, lascia perdere e continua pure a lasciare commenti simili: i pochi lettori del mio blog hanno diritto anche loro di divertirsi un po', ogni tanto :-)

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  11. Io spezzo un'arancia a favore della famiglia fondata sul matrimonio, anche perchè altri tipi di famiglia negli anni sono diventate sempre di più tipologie buone per fregare il fisco e avere bonus vari.
    Quanto alla sovrapopolazione già Keynes ai suoi tempi diceva che era un problema da affrontare, quindi siamo un po'in ritardo.

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    1. E prima di lui Thomas Malthus, che già nel Settecento aveva cominciato a studiare e ad avvertire ciò che avrebbe comportato un aumento esponenziale della popolazione.

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