domenica 12 dicembre 2021

Miglior libro del 2020 (per i lettori di Repubblica)

Roberto Mercadini è raggiante e ne ha ben donde, dal momento che il suo libro - ne avevo accennato quiBomba atomica è risultato essere il miglior libro del 2020. Ma chi ha decretato questa cosa? I lettori dell'inserto culturale Robinson di Repubblica. Qual è la cosa strana di questo evento? Il fatto che Roberto Mercadini è, letterariamente parlando, un perfetto sconosciuto, ma nonostante questo suo essere un parvenu della letteratura è riuscito a superare scrittori del calibro di Susanna Tamaro, Carlo Lucarelli, Stefano Benni, Chiara Gamberale, Alberto Angela, Roberto Saviano, Mario Calabresi (ex direttore di Repubblica, tra l'altro) e altri.

Seguo da tempo il cesenate Mercadini, attore teatrale, scrittore e youtuber, e in questo blog ho dedicato a lui più di un post. Ho assistito a suoi spettacoli teatrali e presentazioni di libri e quindi sono contento che abbia vinto questo premio, non solo perché è praticamente un vicino di casa, ma perché è bravo, ha una verve affabulatoria fuori del comune e scrive dei bei libri. Bomba atomica è coinvolgente e interessantissimo, ma anche il precedente Storia perfetta dell'errore, il libro che gli ha consentito di uscire dall'ambito romagnolo entrando nelle classifiche di vendita in Italia, merita di essere letto.

Ammiro Roberto Mercadini anche per un altro motivo: il coraggio. Prima di diventare attore teatrale, scrittore e recitatore di monologhi, Roberto era un normale ingegnere elettronico che lavorava in una azienda informatica e si occupava di programmazione. Lavoro sicuro, stabile e ben retribuito. L'attore teatrale lo faceva per hobby, nei ritagli di tempo. Un giorno ha trovato il coraggio di licenziarsi per dedicarsi esclusivamente alla sua passione: l'arte e la cultura. Oggi chi abbandonasse un lavoro sicuro e redditizio per provare a vivere di monologhi sarebbe visto come un pazzo, e molti gliel'hanno effettivamente rinfacciato. Lui si è buttato e ha vinto, e oggi il suo "lavoro" e la sua passione sono la stessa cosa. 

Si dice che la chiave della felicità stia nel realizzare le proprie passioni, fare nella vita ciò per cui si è portati. Direi che Mercadini ci sia riuscito, e la sua reazione alla notizia della vincita del torneo di Robinson mi sembra lo confermi :-)


8 commenti:

  1. La vicenda di Roberto Mercadini mi ha molto colpita quando ne sono venuta a conoscenza, e mi ripromettevo di scriverne prima o poi, perché in un certo senso io ho compiuto un percorso opposto al suo: da bambina sognavo di fare un mestiere creativo (pittrice, poi stilista), poi da grande sono diventata ingegnera. E dubito che alla mia età potrei tornare indietro, non avendo oltretutto alcun talento artistico. ;-) Comunque mi riprometto di coltivare di più le passioni che ho al di fuori di numeri e computer.

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    1. Io credo di avere qualche talento con la musica, suonando parecchi strumenti. Mi è mancato il coraggio di Mercadini. Amen!

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    2. Io amo cantare, e mi piace pensare che se andassi a lezione potrei raggiungere buoni risultati... ma poi 'ndo' vado, io che mi sono sempre vergognata pure di farmi sentire dai miei? ;-)

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    3. Io mi sono avvicinato alla musica da bambino, cantando e suonando la chitarra nel coro parrocchiale. Poi, da giovane, ho suonato il basso elettrico in un gruppo rock qui della zona, gruppo che aveva preso un buon giro e realizzato anche un CD. Gran parte del repertorio era composto di canzoni scritte da me, le altre erano cover.
      Potevamo essere i Maneskin di allora, ma ancora X-Factor non esisteva e ci è mancato l'endorsement di Manuel Agnelli :-)
      Pazienza!

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    4. Grande! C'è speranza di poterle ascoltare, le canzoni che hai scritto? :-)

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    5. Dunque, il CD non è naturalmente in commercio, l'abbiamo inciso solo per darlo a chi ne faceva richiesta ai nostri concerti. Potrei convertire le tracce in mp3 e fartele avere in qualche modo, a tuo rischio e pericolo, naturalmente :-)

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  2. Pensa che io manco sapevo che avesse scritto dei libri! Vidi due suoi spettacoli tempo fa e li apprezzai molto entrambi; nel primo raccontò appunto di come era passato da un lavoro stabile e sicuro a fare l'attore, ricordo che la cosa mi meravigliò, ma al contempo provai stima per lui.

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    1. Sul suo passaggio da lavoratore ad artista ricordo che fece anche un video in cui spiegava i motivi di questa decisione, video che dovrebbe essere ancora sul suo canale YouTube.
      Per quanto riguarda i libri, Storia perfetta dell'errore e Bomba atomica a me sono piaciuti moltissimo. Diciamo che, alla luce della sua poliedricità, sarebbe stato davvero uno spreco di talento se fosse rimasto un semplice ingegnere :-)

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