martedì 16 novembre 2021

L'assassinio del Commendatore


Le ultime 150 pagine di questo avvincente romanzo di Murakami Haruki le ho lette oggi pomeriggio, mentre fuori pioveva senza soluzione di continuità.

Difficile riassumere in un post le oltre 850 pagine di cui è composto. Molto brevemente, la storia si svolge nel Giappone odierno e il protagonista è un pittore specializzato in ritratti, il quale, dopo sei anni di matrimonio, viene lasciato dalla moglie in seguito all'inizio di una relazione iniziata da quest'ultima con un altro uomo. Il pittore se ne va di casa e si trasferisce in un cottage situato in una vallata boscosa lontano da Tokyo. Il cottage è di proprietà del padre di un suo caro amico ed ex compagno dei tempi dell'accademia, ma di fatto è nella disponibilità di quest'ultimo, essendo l'anziano padre ricoverato in un istituto con una grave forma di Alzheimer. Il pittore, dopo gli iniziali dinieghi, accetta l'offerta di trasferirsi lì gratuitamente a patto di prendersi cura della casa in cui aveva sempre vissuto il padre dell'amico, a sua volta pittore.

Un giorno, casualmente, il ritrattista scopre nel sottotetto dell'abitazione un quadro che rappresenta un omicidio, dove è raffigurata la scena di un uomo che ne uccide un altro con una coltellata nel petto. Il titolo del quadro è appunto L'omicidio del Commendatore. La scoperta del quadro, che il vecchio padrone di casa dopo averlo dipinto aveva per inspiegabili motivi nascosto nel sottotetto avvolgendolo con spessi strati di carta, dà inizio a una lunga serie di eventi stranissimi e misteriosi, spesso ai limiti dell'assurdo, che cominciano una notte col trillo lieve di una campanella. Il ritrattista, svegliatosi, segue questo misterioso suono e scopre che arriva da una "buca" in terra che si trova sul retro della casa. Non è una buca, in realtà, è più una specie di pozzo senza acqua, ricoperto da assi e pietre, sul fondo del quale il ritrattista scopre la piccola campanella da cui si originava il suono. Cosa c'entra la campanella col Commendatore che nel quadro viene ucciso con una coltellata nel petto? Perché quel quadro era stato accuratamente nascosto dal pittore? Che legame c'è tra il quadro e il "pozzo"? E il "pozzo" è solamente una normale "buca" circondata da un muro di pietra o è anche un ingresso/uscita verso altri "luoghi"?

Il protagonista comincia quindi a vivere una serie di situazioni e di accadimenti stranissimi e inspiegabili, ma tutti legati tra essi da un rapporto causa/effetto, magari non immediatamente percepibile, ma che di fatto obbliga chi legge a restare incollato alle pagine per sapere come evolveranno gli eventi e come si sbloccheranno certe situazioni. Difficile definire questo romanzo. Direi che si colloca equamente tra il fantasy, il thriller, il drammatico e anche lo storico (il quadro, tra le altre cose, ha attinenza con certi fatti accaduti durante la Seconda guerra mondiale) e oltretutto le interazioni tra i vari personaggi offrono spesso anche parecchi spunti di riflessione come questo. Curiosità: in tutte le 850 pagine non viene mai citato il nome del protagonista.

Avevo letto un paio d'anni fa un altro romanzo di Murakami, After dark, e non mi era dispiaciuto; questo mi ha stregato.

2 commenti:

Guchi chan ha detto...

Allora in futuro dovrai leggere altri suoi libri... mi raccomando, eh! (detto da una sua fan, che cosa vuoi aspettarti? XD)

Andrea Sacchini ha detto...

Sai che avevo intuito che eri una sua fan? :-)

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