venerdì 29 ottobre 2021

Vaccini a tutti

È passato abbastanza inosservato l'appello di Gordon Brown ai signori del G20, che si riuniscono a Roma in questi giorni, affinché i vaccini contro il covid siano distribuiti anche alla metà del mondo povera. L'Africa ha vaccinato il 5% della popolazione, Europa e America oltre il 70% e qua in Occidente siamo già alla somministrazione della terza dose. Come gli scienziati si sgolano a ripetere da tempo, non ha alcun senso vaccinare solo una parte del pianeta, perché nel frattempo il virus circola e sviluppa varianti nelle zone del mondo dove la copertura vaccinale è carente, varianti che poi arrivano qua e siamo punto e a capo. Se non si fa la cosiddetta "azione killer", che non è distribuire paternalisticamente qualche dose di vaccino rimasta alla parte povera del mondo, ma farlo arrivare a tutti il prima possibile, da questa pandemia non usciremo più.

Non stupisce, se ci si pensa, il poco risalto mediatico riservato all'appello dell'ex Primo ministro britannico; è un appello intelligente, e si sa che le considerazioni intelligenti non hanno mai goduto di buona stampa, sotto questi chiari di luna.

4 commenti:

  1. Stiamo correndo un pericolo non indifferente. Più il virus circola più crea nuove varianti, e potremmo cadere di nuovo nel baratro. Ultimamente gli appelli intelligenti non interessano più a nessuno, anzi si sta concedendo sempre più spazio sull’ignoranza. Mala tempora currunt e non solo dal punto di vista sanitario.

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    1. No, non solo dal punto di vista sanitario, anche se forse questo è l'ambito in cui, al momento, questo "mala tempora currunt" è più evidente.

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  2. Vaccinare non serve a nulla se non si spengono i focolai dove nuovi virus si generano.
    D'accordo svuotare la vasca ma prima chiudiamo i rubinetti. Se si tratta della salute della specie umana non ci devono essere interessi economici che tengano.

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    1. D'accordo, ma questo vale se i focolai non sono ancora accesi. Allora sì vale la pena di adoperarsi per evitare che si accendano, ma questo focolaio, il focolaio generato dal virus Sars-Cov-2, ormai è acceso e il discorso preventivo non vale più. Il discorso preventivo va fatto per evitare che in futuro altri virus possano passare dagli animali all'uomo generando nuove pandemia con nuovi tipi di virus. Non ha senso parlare di prevenire la guerra una volta che la guerra è iniziata, ha senso semmai per le guerre future. Per spegnere questo focolaio, per vincere questa pandemia, il discorso preventivo non vale più perché ormai è esplosa. Nel punto in cui siamo abbiamo solo due strade: i vaccini oppure il raggiungimento dell'immunità di gregge per via naturale. Ma la seconda opzione non è praticabile (ci aveva pensato quell'intelligentone di Boris Johnson) perché avrebbe costi umani che la nostra morale e la nostra etica non rendono accettabile. Rimangono i vaccini, che ci piaccia o no.

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