lunedì 18 ottobre 2021

Draghi

Non so dire se il governo Draghi, in generale, sia un buon governo oppure no. Come si fa a valutare la bontà o meno dei governi quando le legislature non durano ormai che pochi mesi? Per valutare con un minimo di cognizione di causa un governo occorrono periodi di tempo più lunghi, almeno qualche anno. Durante il ventennio berlusconiano, quando c'era l'alternanza tra i governi del cavaliere e i vari governi targati centrosinistra (almeno formalmente), una qualche valutazione si poteva fare; le legislature bene o male qualche anno duravano e una valutazione attendibile del loro operato era possibile. C'era poi il fattore ideologico a corroborare il tutto. I governi del cavaliere rappresentavano un elettorato che politicamente e tradizionalmente si riconosceva nella destra, gli altri rappresentavano un elettorato che politicamente e tradizionalmente si riconosceva nella sinistra. Naturalmente questi parametri di valutazione erano molto poco attendibili dal punto di vista empirico, ma erano comunque da mettere sul piatto della bilancia. Oggi neppure questi esistono più, dal momento che nel governo Draghi governano insieme sia la Lega che il PD, cioè il centrodestra e il centrosinistra, ammesso e non concesso che quest'ultimo si possa considerare, specie a partire da Renzi in qua, un qualcosa che c'entra con la sinistra. Ma queste sono speculazioni da politologi.

Torniamo a Draghi. È un buon governo, il suo, o un cattivo governo? Dato che, in virtù di quanto sopra, una valutazione oggettiva e realistica è impossibile farla, se non per sommi capi, facciamola allora per sommi capi. Draghi è stato messo lì dov'è da Mattarella principalmente con due scopi: risolvere il problema della pandemia e gestire in maniera ottimale i miliardi europei del recovery fund. Riguardo a questo, per ora siamo alle dichiarazioni d'intenti. Una cospicua parte dei fondi è arrivata e Draghi ha già presentato un piano dettagliato riguardo a come verranno spesi. L'impressione, però, è che il piano di utilizzo presentato da Draghi richieda, per essere portato a compimento, un lasso di tempo che mal si concilia con la durata media delle legislature di questi ultimi anni, e il rischio che gran parte di questo progetto rimanga incompiuto è abbondantemente da mettere in conto.

Dove invece Draghi sta svolgendo in modo soddisfacente, almeno per ora, il compito affidatogli da Mattarella è nella lotta alla pandemia. Qui, e questo gli va riconosciuto al di là del fatto che la cosa piaccia o no, è andato avanti come un rullo compressore, senza cedere di un millimetro alle tante tirate di giacca con cui da più parti gli è stato reiteratamente chiesto di cedere qualcosa relativamente alle draconiane misure adottate per combattere l'epidemia. Il pensiero va naturalmente subito a Salvini, che rappresenta ciò che si potrebbe definire un'opposizione interna al governo. Giorgia Meloni è realmente all'opposizione; Salvini, come è sua natura da sempre, da una parte deve necessariamente essere in linea col governo di cui fa parte, dall'altra deve però strizzare l'occhio all'ala tutt'altro che irrilevante del suo elettorato che vede in Draghi l'incarnazione del male. Non è cosa facile tenere i piedi in due staffe, sono due staffe impegnative, ma ha dalla sua anni e anni di esperienza in questo senso, anche se questo imponente bagaglio di esperienza non sembra esimerlo dal provare un certo disagio.

Questo è il motivo per cui pubblicamente esibisce atteggiamenti critici, al limite dell'ostilità, verso molti dei provvedimenti adottati dal governo in tema di gestione della pandemia e riforme in programma, mentre invece privatamente, nelle stanze dei palazzi governativi, li avalla. Il caso emblematico è quello del decreto riguardante l'obbligatorietà del green pass, con Salvini che nei comizi e nella sue dichiarazioni ne stigmatizzava l'imposizione mentre al Senato i suoi votavano a favore dell'obbligatorietà. È un'anima in pena, poveretto, è palese che in questo governo allargato lui ci sta stretto, che soffre di questa situazione. Come potrebbe essere diversamente? E quindi va avanti con questa sorta di farsa politico/umana alla dottor Jeckyll e mister Hyde, con mister Hyde che è dentro al governo e il dottor Jeckyll che ogni tanto va da Draghi, per uno dei loro incontri psicanalitici, a presentargli richieste impossibili che sa già in partenza che il capo del governo non prenderà mai in considerazione. D'altra parte, deve comunque mostrare a quelli che ancora ci credono che qualcosa della vecchia lega di lotta e di governo è rimasto, no?

Draghi, a differenza di Conte, ha dalla sua il fatto che se anche Salvini decidesse di prodursi in una nuova perfomance in stile Papeete, il governo i numeri per andare avanti li avrebbe lo stesso, per cui finge di dargli credito, di concedergli qualcosa, ma poi tira dritto fregandosene bellamente di Salvini e facendo come gli pare. Perché Draghi è ostinato, non lo schiodi dai suoi propositi, il timone in mano ce l'ha lui, e sotto tale luce questa ostinazione potrebbe anche essere cosa buona. Tutto questo, naturalmente, non è sufficiente per rispondere alla domanda iniziale, e cioè se quello di Draghi sia o no un buon governo. 

Per quel che mi riguarda, il modo ferro in cui sta gestendo l'evoluzione della pandemia mi pare buono, e credo sia incontestabile che i risultati, almeno per ora, si vedono. Io avrei addirittura preferito che fosse introdotto fin da subito l'obbligo vaccinale, invece dell'imposizione surrettizia creata dal green pass, ma ormai è andata così e amen. Per il resto bisognerà attendere.

8 commenti:

Sari ha detto...

Sono contraria ad ogni obbligo, chi governa deve convincere con l'ovvietà del giusto ragionamento e il necessario sorvegliare il malaffare che c'è abbondantemente stato.
Troppo comodo imporre... e poi questo metodo odora di cattive tentazioni.
Ciao Andrea.

Andrea Sacchini ha detto...

Io, invece, in specifici casi (e la pandemia rientra tra questi) sono per l'obbligo di ogni misura che serva a contrastarla. Obbligo peraltro previsto dai padri costituenti nell'art. 32 della Costituzione, laddove recita: "Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge.
Generalmente, i contrari al vaccino e al green pass nel citare questo articolo dimenticano sempre la parte in neretto :-)

Ciao Sari.

Io sostengo Italexit - No Europa - Paragone per l'Italia ha detto...

Un governo squallido! Finisca al più presto questo squallore!

Il governo dei poteri forti, della violenza di stato. dei ricatti, dell'annullamento del Parlamento. della prevaricazione sociale, della discriminazione a norma di legge.

Il peggior governo della storia della Repubblica Italiana!

Elezioni al più presto!

No alla squallida maggioranza Draghi!

Andrea Sacchini ha detto...

Sai che cominci a diventare noioso?

Io sostengo Italexit - No Europa - Paragone per l'Italia ha detto...

Vuoi censurarmi? O mangannelarmi come fatto stamattina dal governo Draghi agli inermi portuali e manifestanti di Trieste?

https://www.fanpage.it/attualita/la-polizia-sgombera-il-presidio-dei-portuali-di-trieste-con-gli-idranti/

Ti piace questo schifoso governo? Contento tu io contnuerò finché non finirà questo sopruso!

Andrea Sacchini ha detto...

Nel tuo caso non sarebbe censura. La censura si realizza quando si impedisce a qualcuno di esprimere un pensiero argomentato e supportato da un ragionamento retrostante. Quando impedisci a qualcuno di continuare ossessivamente a ripetere slogan tutti uguali e privi di argomentazione si chiama igiene. Di commenti-comizio ne hai lasciati a decine, grosso modo tutti uguali, quindi non vedo dove sia la censura, dal momento che ogni lettore di questo blog ha ormai capito come la pensi.

Ti piace questo schifoso governo? Contento tu io contnuerò finché non finirà questo sopruso!

Certo, chi te lo impedisce? Il web è grande, ci sono siti, forum, social; i posti in cui puoi riversare i tuoi comizi e i tuoi deliri sulla dittatura sanitaria sono infiniti. Qui, basta.

Addio e grazie.

UnUomo.InCammino ha detto...

Il controllo sociale pedissequo è sempre stato accusato dai "sinistri" come fasciofassista.
Non importa se i totalitarismi comunisti abbiano reso quelli fascisti dei dilettanti allo sbaraglio, in confronto.
Ora è la sx (?) a gongolare all'unisono (anarchici a parte) per il passaporto vaccinale.
Destra? sinistra?
Etichette che distraggono.
La fede sìvax è trasversale ad esse.

Andrea Sacchini ha detto...

Destra e sinistra sono vecchie categorie novecentesche che oggi significano ormai poco o niente, se non a identificare personaggi e/o partiti la cui distinzione su queste basi è più formale che sostanziale.

Per quanto riguarda i totalitarismi, fare una classifica di quelli peggiori o migliori non ha alcun senso. Ognuno di essi ha avuto motivazioni ideologiche diverse ma ugualmente aberranti. Per capire l'inutilità di stilare certe classifiche ti suggerisco di leggere qualche saggio storico che spieghi cosa sono stati e i contesti sociali e storici in cui sono maturati. Ti renderai conto da solo che stilare classifiche di gravità non ha alcun senso.

Per quanto riguarda la sinistra che gongolerebbe per il green pass, ti do una notizia: conosco tantissime persone che votano a destra e che approvano il green pass; alcune di loro sarebbero addirittura favorevoli a rendere il vaccino obbligatorio.

La querela

Luciano Canfora querelato da Giorgia Meloni. Un gigante del pensiero e un intellettuale dalla cultura sconfinata, conosciuto in ...