sabato 23 ottobre 2021

Cattelan e Van Loon

Sull'inserto Tuttolibri de La Stampa, c'è stamattina un'intervista ad Alessandro Cattelan, che finora conoscevo vagamente solo per averlo sentito nominare qua e là per qualche motivo. Si parla di libri, naturalmente, e alla domanda se Cattelan sia mai stato sedotto da un libro, questi risponde: "La storia dell'umanità, di Henrick Willem van Loon, un libro che parla di tutta la storia dell'umanità. Il libro è stato anche aggiornato dal figlio."

Nel leggere il nome Van Loon mi si è smosso qualcosa nella memoria. Dove ho già sentito questo nome? A che proposito? Ma lì per lì non sono riuscito a stabilire il collegamento, quindi sono passato oltre e ho continuato a sfogliare le pagine. Poi, all'improvviso, quando ho aperto la pagina dei necrologi (coincidenza?) la folgorazione: Van Loon è il titolo di una bellissima e struggente canzone che Guccini dedicò al padre, padre che era appassionato di libri e in particolare di Henrick Willem van Loon. 

Scriverà Guccini a proposito di questa canzone: "Van Loon è dedicata a mio padre, che leggeva le opere di questo Piero Angela dei suoi tempi, cioè gli anni '30. Van Loon era un olandese (o un fiammingo, non ricordo bene) divulgatore di storia, geografia e umanità varia, i cui scritti si trovavano di frequente nelle case di chi, come mio padre, aveva molti interessi ma non aveva avuto l'occasione e i soldi per studiare. Una canzone molto intensa che ho provato più volte a inserire nella scaletta dei miei concerti. La provo e poi sono costretto a rimetterla via. Non riesco a farla senza star male e piangere, perché, nel frattempo, mio padre è morto." (da Wikipedia)

A volte rimango ancora stupito dalla capacità della memoria, anche della memoria di uno ormai anzianotto come lo scrivente, di stabilire collegamenti temporali e percorsi mentali partendo semplicemente da un nome letto per caso.

9 commenti:

Franco Battaglia ha detto...

Credo che noi "anzianotti" siano fatalmente provvidi questi cortocircuiti mentali, agganci improvvisi e memorie scoperchiate, proprio in virtù di immenso e disordinato materiale d'archivio.. ;)

Alberto ha detto...

Noi anzianotti ci siamo costruiti uno dietro l'altro molti circuiti che certe volte comunicano in maniera fluida, certe volte hanno bisogno di un input: può essere un nome, una musica, spesso un odore.

Gas75 ha detto...

Temevo avessi dedicato un post al Cattelan pseudoartista del cattivo gusto.
Meglio così, nettamente!

Gas75 ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Andrea Sacchini ha detto...

Immenso e disordinato, hai detto bene.

Andrea Sacchini ha detto...

Vero. Nel mio caso l'input prevalente è sempre stato la musica. Poi, a volte, capita che sia anche un nome, come in questo caso, nome che comunque è collegato alla musica :-)

Andrea Sacchini ha detto...

Ma figurati! Fino a oggi manco sapevo chi fosse, Cattelan. E comunque, non conoscendolo non posso giudicarlo.

MAX ha detto...

Come ti invidio mi sa che siamo quasi coetanei io son del 69 ma non ho mica sto potere della mente.
Però te leggi pure tanto e questo aiuta.

Andrea Sacchini ha detto...

Beh, più che potete della mente, direi potere della memoria. Che poi, in fondo, è la stessa cosa :-)

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