lunedì 25 ottobre 2021

Valentino e l'evasione

Nel weekend che si è appena chiuso, qua a Misano si è celebrato l'addio allo sport di Valentino Rossi. Grandi festeggiamenti, ovazioni, sfilate e quant'altro. Nel 2007, dopo aver spostato la sua residenza a Londra, il fisco italiano contestò al campione pesarese una multa di 100 milioni di euro per evasione fiscale, per non aver dichiarato 60 milioni di euro guadagnati tra il 2000 e il 2004. Alla fine, dopo lunghe contrattazioni tra i suoi avvocati e l'Agenzia delle entrate, il pilota di Tavullia riuscì a ottenere di regolarizzare la sua posizione pagando 35 milioni invece degli oltre 100 iniziali (la cifra esatta che avrebbe dovuto pagare era 112 milioni). Gli fu anche accordato di poter versare la cifra in comode rate, un po' come la Lega coi suoi 89 milioni (vedi mai che avesse qualche difficoltà a restituirli in un'unica soluzione). Insomma, pagando un terzo di quanto dovuto, il pilota si rifece una sua verginità. 

Ma non si dica che il fisco fa discriminazioni tra cittadini di serie a e serie b. Un paio di settimane fa mi è arrivata a casa una multa di 63 euro per un divieto di sosta, e siccome l'ho pagata entro cinque giorni dalla notifica, ho avuto anche io un piccolo sconticino.

22 commenti:

Gas75 ha detto...

Io mi chiedo se quei soldi non versati dal contribuente gravino poi collettivamente sulle nostre tasche.

Andrea Sacchini ha detto...

La discussione se sia l'elevata pressione fiscale ad invogliare all'evasione, o se sia l'elevata evasione a costringere ad aumentare la pressione fiscale affonda le sue radici nella notte dei tempi. È un po' come il vecchio dilemma dell'uovo e della gallina.
Quello che è sicuro è che l'evasione fiscale peggiora la qualità dei servizi che uno Stato fornisce ai suoi cittadini. Sanità, scuole, strade, servizi pubblici in genere vengono pagati coi soldi delle tasse di tutti; minori entrate significa peggiore qualità e quantità di questi servizi.

Gas75 ha detto...

Certo ma a me personalmente rompe e non poco dover pagare le MIE tasse sulla base dei MIEI redditi, mentre questi individui, palesemente più agiati di me, fanno i furbi e lo Stato gli va pure incontro, anziché prenderli per la collottola e dirgli che se mancano posti di terapia intensiva, se ragazzi disabili non possono accedere alla loro scuola, è per colpa loro.
Campioni... Campioni del cattivo esempio!

Daidum ha detto...

Un pessimo esempio, davvero. Il problema, però, è generalizzato: dipendenti e pensionati pagano troppe tasse perché devono compensare i liberi professionisti (e un corridore tale è: lavora a contratto) che non ne pagano neanche un centesimo; e questo alimenta il circolo vizioso di cui parlava Andrea qui sopra: aumentano le tasse, di conseguenza aumentano gli evasori, quindi aumentano le tasse, aumentano gli evasori... a ciclo infinito. Però vai a toccare i liberi professionisti in Italia! Tutte le volte mangio bile perché col mio reddito non ho diritto a certe agevolazioni, e poi vedo l'avvocato che abita nel villone non molto distante da casa mia, gira col macchinone da duecentomila euro, può pure pagare tutto il personale di servizio per questo ambaradan, e ti va a dichiarare al fisco un reddito sotto la soglia di sussistenza, accedendo quindi a quelle agevolazioni alle quali io avrei molto più diritto di lui! E, no, qui non è questione d'invidia: è proprio questione che con tutti i soldi che ha questo tizio a quelle agevolazioni non ha diritto. Fintanto che in Italia avremo queste storture, avremo anche gli sportivi famosi che evadono tasse per centinaia di milioni e se la cavano pagandone un terzo in comode rate.

Franco Battaglia ha detto...

L'annosa questione sull'evasione è divenuta davvero ridicola. Quando fai notare che basterebbe la Finanza ad un casello per vedere a chi sono intestate tutte le auto di extra lusso che passano ti dicono che non è possibile, non che NON si può fare per non perdere il posto di lavoro.

Gas75 ha detto...

Io sono un libero professionista avendo dovuto aprire una partita IVA, ma non mi riesco proprio a dipingere come l'avvocato dell'esempio, dato che lavoro su contratti ma non ho sponsor per arrotondare.
Direi piuttosto che di solo lavoro onesto non si arricchisce nessuno, per lo meno in Italia.

Andrea Sacchini ha detto...

L'evasione fiscale, purtroppo, è diffusissima a tutti i livelli. Evade il personaggio noto e famoso ed evade il normale cittadino. Il personaggio noto e famoso coi sistemi delle residenze fittizie all'estero, con le società offshore e quant'altro; il normale cittadino ogni volta che dall'oculista preferisce pagare 20 euro in meno piuttosto che farsi fare la fattura. Io, nel mio piccolo, per quanto è possibile, cerco di farmela sempre fare, anche a costo di pagare qualcosa in più; poi, certo, se capito in un bar per un cappuccino e una brioche e il barista indaffaratissimo si prende i miei due euro e mezzo e poi scappa via, non è che gli corro dietro per farmi fare lo scontrino. A volte è successo.

L'evasione fiscale è tollerata, c'è poco da fare, e in generale non si hanno grosse remore ad evadere. Una volta Berlusconi disse pubblicamente che quando il livello di tassazione supera una certa soglia è moralmente giustificato evadere. E se queste cose le dice un Presidente del consiglio è chiaro che poi molta gente abbandoni i già sottili scrupoli che ha.

Andrea Sacchini ha detto...

Qualche anno fa, Vincenzo Visco, ministro dell'economia in vari governi di centrosinistra, disse che l'evasione fiscale in Italia non la combatterà mai nessuno perché vale dieci milioni di voti. Mi pare che questo tagli definitivamente la testa al toro sulla questione.

Guchi chan ha detto...

Non solo, ricordo che lo dipinsero anche come un eroe per aver pagato quei 35 milioni. Avrei tanto da dire sull'argomento, ma non ti annoierò. Riassumo così il mio pensiero, a rischio di generalizzare: il fisco è forte coi deboli e debole coi forti.

Andrea Sacchini ha detto...

Sì, lo dipinsero come un eroe. E, a proposito di "eroi", come dimenticare, qualche anno prima, Luciano Pavarotti che regolarizzò la sua posizione pagando 25 miliardi di lire di allora, a favore di telecamere, direttamente nell'ufficio in parlamento di Ottaviano del Turco, l'allora Ministro dell'economia? Ah, gli italiani, popolo di santi, poeti, navigatori (ed "eroi").

Claudia Turchiarulo ha detto...

Ho letto che addirittura sono intervenute le Frecce Tricolore per festeggiare questo pseudo "Dottore".
Chi le avrà pagate?
Mi viene in mente un celebre sketch con Totó...

OLga ha detto...

Io credo che paghiamo noi!

Andrea Sacchini ha detto...

Forse le ha pagate lui coi soldi risparmiati grazie allo "sconto" fattogli dal fisco :-)

Sara ha detto...

Una lunga lista...

Guido P. ha detto...

Però dubito che ti faranno passare le Frecce Tricolore sopra casa quando ti ritirerai dalle scene 😅

Andrea Sacchini ha detto...

Mai dire mai :-)

UnUomo.InCammino ha detto...

Molti problemi.
Evasione fiscale.
Stato dissipatore
Demagogia del dirittismo
Amico anarcomunista a proposito di TAV in Val Susa sottolineava "stato usa i tuoi denari contro di te" e io gli dicevo che ha ragione, con lo stato scafista che usa i miei soldi per farcirmi la vita di delinquenti stranieri.
Soldi facile tassarli difficile crearli.
Società di massa piramidale per cui un pedatore di palla o uno sfregatore di selle guadagnano milionate rastrellate da masse di fedeli che giulivamente si fanno ben tosare da SKY, Nike, Merdazon, etc. .
Stato sempre più elefantiaco e intrusivo che richiede sempre più risorse per essere sempre più pesante, oppressivo, intrusivo (non sfugge alla legge di Tainter).

Andrea Sacchini ha detto...

con lo stato scafista che usa i miei soldi per farcirmi la vita di delinquenti stranieri

Nel tuo caso, sarebbe cosa buona che lo stato usasse un po' di risorse per organizzare corsi contro il lavaggio del cervello. Porterebbero a molti tanti benefici.

UnUomo.InCammino ha detto...

Ecco un altro che pintifica dal salotto.
Vai a fare il controllare su un treno notturno e tornerai nella realtà.

Andrea Sacchini ha detto...

Lo farò. Nel frattempo, però, visto che sei un uomo in cammino, ti consiglio di incamminarti verso una maggiore comprensione di come funziona l'evasione fiscale nel nostro paese. Ti si aprirà un mondo.

UnUomo.InCammino ha detto...

Gli evasori sono una categoria, una etichetta applicata dopo una misurazione (siamo al come).
Un po' come automobilista oppure musicista, etc. .
Le motivazioni possono essere le più disparate.
Io se potessi evadere lo farei volentieri proprio per non alimentare lo stato oppressivo e che usa i denari contro di me.

Capisco che per alcuni possa essere difficile da capire.

UnUomo.InCammino ha detto...

L'altra metà della evasione fiscale è la demagogia del dirittismo.
Uno stato leggero (meno "diritti", che non esistono, esistono solo le conquiste per il tempi che valgono, per il tempo in cui certe convenzion, usi, sono sostenibili) significa responsabilizzare paesani e cittadini.
In altre parole non puoi evadere per comprarti il SUV Mercedes ogni due anni perché devi pagarti ospizio e cure per la madre (non te la pagano i servidelfiscoglebainps) etc. .
Più lo stato è leggero, meno spazio esiste per la evasione.

"Se nelle scuole si insegni"

"Se nelle scuole si insegni". Ma a parte gli svarioni grammaticali, questo post è di difficile interpretazione anche d...