martedì 5 ottobre 2021

Cinque chilometri e mezzo

Cinque chilometri e mezzo possono anche diventare dieci, specie se si è costretti a pedalare contro vento. Ecco, oggi quei cinque chilometri e mezzo sono diventati addirittura venti a causa del garbino che spirava fortissimo già da metà mattinata. A questo c'è da aggiungere che il tragitto lavoro-casa, a differenza di quello casa-lavoro, è leggerissimamente in salita. Quindi, riassumendo, oggi è andata così: il percorso di andata era senza vento (il garbino non si era ancora levato) e in leggerissima pendenza, il percorso di ritorno era contro vento e in leggerissima salita. In più avevo sul groppone otto ore di magazzino. Risultato: sono arrivato a casa quasi stremato. 

È la Santarcangiolese che frega: quei tre chilometri di rettilineo, in aperta campagna, che congiungono Santarcangelo alla frazione di sant'Andrea, dove c'è casa mia. Lì non ci sono case, palazzi o altro a fare da barriera alle folate, e il vento fa degli sventurati in bicicletta che osano avventurarvisi ciò che vuole. 

Mentre pedalavo a testa bassa e denti stretti mi è venuto in mente un vecchio video di Roberto Mercadini in cui l'attore spiegava, dopo aver fatto una chiacchierata con un marinaio al porto di Cesenatico, cosa significa navigare di bolina. Se ricordo bene, navigare di bolina significa che una barca o una nave spinte da vele possono avanzare anche contro vento a patto di dare alle vele una certa angolazione rispetto alla direzione del vento medesimo.

Io ero in bici, non in barca, quindi niente vele, avevo solo il berretto, che un paio di volte mi è pure volato via e mi sono dovuto fermare per rincorrerlo. Sto cominciando a prendere in considerazione l'idea di comprare uno scooter.

7 commenti:

Andrea ha detto...

x andare al lavoro cammino per un chilometro a piedi (pioggia, neve, freddo) e nel fine settimana devo stare sempre all'erta per gli incontri imprevisti con chi torna dalla serata di festa, discoteca, concerti, paninari/kebabbari notturni. Anche se poi tendenzialmente scorre sempre tutto liscio. Il peggio è quando c'è qualcuno alle mie spalle che quando rallento rallenta anche lui e quando velocizzo velocizza lui.

Luigi ha detto...

Io sono pendolare e il posto dove lavoro è molto lontano da casa, se potessi anche io andrei in bicicletta, sei fortunato a poterci andare.

Andrea Sacchini ha detto...

Cavolo! Lo dici con una certa tranquillità, come se tutto sommato fosse una cosa normale. Io me la farei sotto e probabilmente me la farei a gambe tipo Bolt...

Andrea Sacchini ha detto...

A parte durante i mesi invernali più freddi, generalmente da novembre a marzo, vado sempre a lavorare in bicicletta. Mi piace, e poi mi fa anche bene il movimento.

Andrea Consonni ha detto...

dopo un po' ti abitui. Settimana scorsa ero un po' preoccupato ma quando mi sono voltato ho trovato una ragazza che era spaventata da me e allora ci siamo parlati e abbiamo fatto il resto della strada insieme visto che veniva a prendersi il panino dal baracchino che staziona tutta notte davanti al cinema

Andrea Consonni ha detto...

dopo un po' ti abitui. Settimana scorsa ero un po' preoccupato ma quando mi sono voltato ho trovato una ragazza che era spaventata da me e allora ci siamo parlati e abbiamo fatto il resto della strada insieme visto che veniva a prendersi il panino dal baracchino che staziona tutta notte davanti al cinema

Andrea Sacchini ha detto...

Da come lo descrivi, il posto in cui abiti sembra una specie di Bronx. D'altra parte quale grande città, di notte, non lo è?

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