mercoledì 21 luglio 2010

Via D'Amelio, ad un passo dalla verità?

E' presto per dare un peso e per valutare bene cosa si nasconde dietro alle parole di due dei pm che a Caltanissetta, dopo che due anni fa sono state riaperte le indagini, indagano sulla strage di via D'Amelio. "Siamo a un passo dalla verità [...] di cui la politica potrebbe non reggere il peso", infatti, sembra più appartenere al filone delle tanto vituperate dichiarazioni piene di sensazionalismo e vuote di sostanza. Però...

Però mi sembra difficile, nonostante le smentite di Pisanu, che queste dichiarazioni siano totalmente campate per aria. E, d'altra parte, non è un mistero che molti, giornalisti, magistrati e investigatori in primis, stiano da tempo dicendo più o meno velatamente che dietro alle stragi di mafia dei primi anni '90 non c'era solo la mafia.

Se le indagini sono effettivamente arrivate a questo punto, ben venga. Io non sarei contento tanto per le coseguenze politiche, delle quali anzi mi fregherebbe molto poco; no, sarei contento per tutte le persone, compresa una buona fetta di popolo italiano, che da 18 anni aspettano di sapere la verità. Aspettano di sapere perché Falcone e Borsellino sono morti e chi c'è dietro. Di questo solo sarei contento.

2 commenti:

  1. i politici sono sempre propensi a parlare di sparate, di capricci dei pm che si accaniscono spesso contro di loro durante campagne elettorarli o che amano vedere complotti o legami tra mafia e politica ovunque. Fa parte del gioco perverso che si sta istaurando in Italia in questi anni. E' come se le indagini venissero fatte per capriccio, quasi per gioco dai soliti magistrati di sinistra.
    Al solito invece i politici si prendono i meriti se avvengono maxi retate quasi fossero loro ad averle eseguite.
    Lessi tempo fa qualcosa su Maroni che attribuiva il merito al governo sull'arresto di 300 affiliati alla ndrangheta. Non sapevo che Maroni e il governo stesso fosse una sorta di congrega di giudici ma la gente però potrebbe anche crederci.
    se poi rimane invischiato qualche politico allora ecco la solita storiella dei giudici politicizzati.
    Su Falcone e Borsellino ora fa comodo a tutti parlarne bene, anche agli stessi che un tempo ne parlavano male, del resto due giudici morti ammazzati non danno fastidio a nessuno.
    l'ipocrisia dei politici ha raggiunto veramente livelli infimi

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  2. ma la gente però potrebbe anche crederci

    E già. Prendi quelli che ad esempio due sere fa hanno ascoltato Emilio Fede parlare vergognosamente delle "agende rosse comuniste". Ci sarà adesso un certo numero di persone che ci crederà veramente.

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