lunedì 19 luglio 2010

Nel giorno della commemorazione

E' perfettamente normale che nel giorno della 18esima commemorazione della strage di via D'Amelio, in cui morirono il giudice Paolo Borsellino e i 5 agenti della scorta, il presidente del Consiglio si rechi in una università privata a parlare di belle ragazze e a fare battute grevi sulla Bindi.

Anzi, non solo è normale: è giusto. Se fosse successo il contrario mi sarei incazzato io, e probabilmente con me mezza Italia.

3 commenti:

lucy ha detto...

mi preoccupa il fatto che un simile comportamento sia diventato normale. Mi preoccupa il fatto che lo schifo sia normale.
Tempo fa lessi da qualche parte che quando considereremo normale quello che - nella migliore dei casi - può essere considerato disdicevole, allora vorrà dire che non ci sarà più niente da fare.
siamo già arrivati alla fase del "normale"?

Andrea Sacchini ha detto...

Beh, fortunatamente c'è ancora chi non lo considera normale...

lucy ha detto...

o be..
io, te, e quelli che in Italia si informano sul web. c'è una buona percentuale però che non conosce le notizie, non legge giornali e ascolta la tv di regime..
non ti so quantificare quanti sono ma a molti giunge solo un eco velato di quello che accade. Ho paura anche che il prendere consapevolezza di tutto questo schifo comporti un senso di crescente rassegnazione e sconforto e la consapevolezza di trovarsi in un vicolo cieco, senza poter far niente.
Certo è che stiamo vivendo uno dei periodi peggiori della storia repubblicana.
Ho l'impressione che tutti questi scandali e i "quattro pensionati" di cui parla Berlusconi siano solo una piccolissima parte di una cosca che farebbe impallidire la famosa piovra di Michele Placido..

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