sabato 24 luglio 2010

Toh, è sparita la "norma Falcone"


Questo ddl non smette di stupire per numero di porcate contenute. Ad ogni nuovo esame, infatti, esce fuori qualcosa che era sfuggito in precedenza. Dopo che siamo venuti a sapere che l'articolo ammazza-blog è ancora al suo posto, l'ultima novità è l'abrogazione di quella che è chiamata "norma Falcone". Breve spiegazione.

19 anni fa, su input del famoso giudice antimafia, venne introdotta nella disciplina delle intercettazioni una norma che facilitava gli ascolti in caso di associazioni criminali di stampo non mafioso. Bene, questa norma, nella stesura attuale del testo che si appresta a essere esaminato dalla Camera per l'ultimo passaggio, è sparita.

La cosa più grave è che in entrambe le versioni del ddl si è cancellata la norma voluta da Giovanni Falcone (art. 13 decreto legislativo n. 152) secondo la quale la procedura più semplice per autorizzare le intercettazioni (e cioè quella per la quale bastano ‘sufficienti indizi di reato’ e che non siano ‘assolutamente indispensabili’ per la prosecuzione delle indagini), venga applicata a tutti i reati di criminalità organizzata, non solo quella mafiosa. In questo modo con l’abrogazione di questo art. 13 del decreto legislativo n. 152 sarà difficilissimo intercettare tutti quei reati di criminalità organizzata che non si può considerare mafia. Penso, ad esempio, alla banda della Uno bianca, a quella dei Tir, a quella dei giostrai. Per poter intercettare questo tipo di reati serviranno i gravi indizi di reato, l’autorizzazione del gip del tribunale distrettuale del capoluogo in composizione collegiale, eccetera, eccetera. Insomma diventerà praticamente impossibile fare un controllo efficace (fonte).

Lo so, sembra incredibile - neanche tanto a pensarci bene -, ma se passerà la legge così com'è diventerà molto difficile contrastare questo tipo di criminalità organizzata. E tutti i bei discorsi sulla sicurezza? Palle, come tutto il resto.

Volete sapere, poi, giusto per chiudere in bellezza, cosa disse un paio d'anni fa il nostro allegro capo del governo parlando di riforma della giustizia e separazione delle carriere? Una "riforma della giustizia come voleva lui". Riusciremo mai a svegliarci da questa sorta di ipnosi collettiva?

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