A molti non sarà sfuggito che nell'ultima inchiesta che sta mettendo a soqquadro la maggioranza, quella sull'eolico e la nuova P2, sono coinvolti parecchi magistrati.
Naturalmente, come sottolinea Gilioli in questo suo post di qualche giorno fa, si tratta di toghe azzurre, visto che dalle intercettazioni risultano in combutta con uomini vicini al cavaliere (in fin dei conti il copyright di questa distinzione spetta a lui).
Lascia comunque sempre un po' di amaro scoprire che le mele marce non sono solo tra i "controllati", ma anche tra i "controllori". Sacrosanto, quindi, l'appello dell'ANM affinché questi magistrati, perlomeno finché non sarà chiarita la loro posizione, si facciano da parte. In fondo non è quello che si chiede sempre anche ai politici?
Bruno Tinti, a tal proposito, spiega come la vede qui.
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