mercoledì 5 agosto 2009

Don Giorgio contro Castelli

Ricordate don Giorgio, il prete che non le manda a dire di cui avevo postato un video qualche tempo fa? Beh, pare che sia nata una sorta di diatriba tra il suddetto parroco e il viceministro leghista Roberto Castelli. Una diatriba iniziata a colpi di e-mail e dal finale imprevedibile.

L'e-mail di don Giorgio a Castelli.

A parte la mia antipatia personale, che è dovuta a tante cose - non ti sopporto come persona -, a parte la tua arroganza, un misto tra ignoranza e inettitudine, a parte il fatto che sei della Lega, un partito che, soprattutto ultimamente, sta s-governando con piacere orgiastico il nostro Paese imponendo la sua vacuità “politica” - è proprio vero che il potere dà alla testa -, a parte... potrei continuare all’infinito, ma… sai che sei un bel tipo? Forse bello proprio no, perché la Bellezza non è di casa nella Lega.

Fai di tutto - non è il primo tentativo mi hanno detto - perché il mio carissimo cardinale prenda posizioni contro di me, e secondo il vostro stile significa farmi fuori - voi conoscete bene l’arte dell’olio di ricino - e nello stesso tempo premete sulla gente, rozza come la vostra zucca, piena di semi di xenofobia, perché Tettamanzi dia le dimissioni. Che perverso gioco è mai questo?

E tu credi che il cardinale ti dia retta? È già tanto che non ti dia qualche calcio nel sedere! Colpirti nel sedere è colpirti nella testa, perché sono la stessa cosa!

Un po’ di memoria ti è rimasta? Ti ricordi ciò che aveva fatto Irene Pivetti, allora segretaria (o segretario?) della Lega, quando ha raccolto le firme per far dimettere il cardinale Martini? Che brutto vizio il vostro: mandar via i cardinali di Milano che non sono in linea con la vostra sub-cultura e la vostra demenza politica!

So che avete dalla vostra tanti preti e tante suore, anche della mia carissima diocesi milanese. Non è qui il momento di lanciare i miei fulmini su questi mentecatti servi e serve di una religione che adora il dio padano o pagano. E poi ci si lamenta che le chiese si svuotano e che i ragazzi sono coglioni, che più nessuno crede nei valori ecc. ecc. Poveri ministri del nulla! Col nulla si costruisce il nulla!

Ecco perché voi leghisti avete fatto fortuna nelle nostre parrocchie, siete riusciti a impossessarsi anche dei Consigli pastorali, delle varie organizzazioni religiose. Ormai la puzza è entrata in chiesa, e non basta aprire porte e finestre per eliminarla, anche perché fuori, nel raggio di chilometri e chilometri, avete infettato tutto: piante, fuori, uccelli. È scomparsa la Bellezza, forse perché lei pure ha vergogna di esistere in un clima pestifero simile!

E io dovrei tacere? Dovrei continuare a tapparmi naso e bocca, ascoltando le vostre oscenità che stanno spegnendo perfino il sole? Che cosa volete? Che nessuno vi dica che siete bastardi?

E poi, signor Ministro, che paura ti faccio? In questa povera Italia distrutta dal Demente, tuo compagno di merenda, una voce fuori dal coro che cosa può fare? È così, oppure temi che scoppi veramente la rivoluzione che trascini te, i tuoi amici e l’Italia intera nell’abisso dell’inferno? Guarda che presto succederà!

Infine, ricòrdati che la Chiesa può avere, e ce li ha, tutti i difetti di questo mondo, e non sto qui ad elencarteli, ma ha qualcosa di strano: al momento opportuno sa titar fuori le unghie, graffia, strappa il velo dell’ipocrisia, di casa e fuori casa. E ciò succede quando la mia Chiesa si fa prendere dall’Umanità, quell’Umanità che voi leghisti state distruggendo, col benestare di una Chiesa a voi compiacente che adora il dio del nulla.

Io sto col mio cardinale, e il mio cardinale non sta sicuramente con te, pover’uomo che non sa di essere uomo.

La risposta di Castelli.

Caro Don Giorgio.
Non provo paura di Lei, provo solo pena. Lei parla di inferno,quello che evidentemente alberga in Lei.Lei officia funzioni in nome di una religione che predica l'amore mentre in Lei vi è solo l'inferno dell' odio. Odio per me per la Lega , per Berlusconi, per il suo prossimo.
Ma questo sentimento è un problema per chi lo prova non per chi ne è oggetto. Per quanto mi riguarda Lei può dire tutto quello che vuole visto che le legge per l'abolizione dei reati di opinione l'ho promossa io e non i suoi amichetti demokratici.
Adesso mi sfida ad una pratica violenta, il duello. Proporrei, dato il livello della diatriba, le torte in faccia...

Altri dettagli della curiosa vicenda qui.

2 commenti:

  1. Tutta la mia più calda simpatia a Don Giorgio, di cui sottoscrivo il pensiero. Non avrà vita facile.

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  2. >Non avrà vita facile

    Può darsi, ma mi pare che gli "attributi" non gli manchino... :-)

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