sabato 15 agosto 2009

Notizie in pillole (25)

Se anche le carte di credito "dormono". Ricordate i famosi "conti dormienti", i conti correnti bancari, attivi a tutti gli effetti, sui quali non si registrano movimenti da almeno 10 anni (l'anno scorso ci aveva messo gli occhi sopra pure Tremonti)? Beh, anche per le carte di credito la situazione è analoga. Secondo uno studio di Cpp Italia, i cui dati sono stati riportati da clandestinoweb, in Italia ci sarebbero (dati 2008) qualcosa come 21,5 milioni di carte di credito dormienti, cioè carte che sono state emesse da una banca ma non sono mai state attivate da nessuno. Questa cifra rappresenta il 57% delle carte di credito in circolazione; carte la cui sola emissione, dal 2000 al 2008, ha avuto un costo per gli istitui bancari compreso tra i 140 e i 250 milioni di euro.

Le auto dei mafiosi? Troppo costose. A Natale dell'anno scorso, il ministro Maroni aveva annunciato l'intenzione di destinare parte del parco macchine sequestrato alla mafia alle forze dell'ordine. Come ormai siamo abituati, non sempre ai roboanti annunci seguono i fatti. E infatti una circolare del Dipartimento di Pubblica Sicurezza - molto meno roboante degli annunci natalizi dell'anno scorso - ha disposto che le suddette auto di lusso siano restituite all'autorità giudiziaria vista la materiale impossibilità di far fronte alle spese per la loro manutenzione. Un po' quello che è successo coi famosi fondi sequestrati alla mafia che dovevano (dovevano) andare alla giustizia. I poliziotti si rassegnino: devono continuare ad andare in giro, ovviamente quando ciò è possibile, coi loro trabiccoli.

A ferragosto i politici in galera. Nel 2003 l'Unione Europea ha fissato i requisiti minimi di spazio che gli allevatori europei devono rispettare per salvaguardare l'integrità e la salute delle galline ovaiole: tot spazio per potersi muovere liberamente, tot superficie minima di lettiera a disposizione per ogni singolo animale, densità minima per metro quadrato, ecc... Perché le galline, e gli animali in genere, se costretti a vivere in situazione di sovraffollamento possono soffrire. Per altri tipi di animali, i carcerati, queste disposizioni non valgono, e può quindi capitare, come è effettivamente capitato, che lo stato italiano sia condannato dalla Corte europea dei diritti dell'uomo a risarcire un detenuto per "trattamenti inumani e degradanti".

150 deputati di ogni colore politico, su iniziativa dei radicali, trascorreranno queste giornate ferragostane visitando 185 delle 221 carceri del nostro paese per rendersi conto di persona della situazione in cui versano. E magari per cercare di capire come mai dall'inizio del 2009 100 detenuti siano passati a miglior vita (30 si sono suicidati). Che sia perché non godono degli stessi diritti delle galline ovaiole?

Parroci che cadono in trappola. Questa è arrivata fresca fresca ieri sera, mentre stavo scrivendo queste pillole. Si tratta ovviamente dell'ennesima, spettacolare dichiarazione del nostro vulcanico presdelcons, che interpellato a Olbia da alcuni cronisti ha detto (cito l'Ansa): "Non ho mai inseguito un incontro con le alte gerarchie ecclesiastiche o con il papa perché i nostri rapporti non sono assolutamente cambiati e sono quelli di sempre". In attesa di sentire dalla controparte - non è che non ci fidiamo, eh, però... - se le cose stanno veramente così, vale la pena segnalare il prosieguo delle dichiarazioni. "C'é qualche parroco che è caduto nella trappola delle menzogne e delle bugie che hanno scatenato contro di me, ma sono appunto solo falsità". Beh, oddio, che in circolazione possa esserci qualche parroco un po', come dire, frolloccone è sicuramente da mettere in conto, ma visto che queste fantomatiche menzogne gli sono state rinfacciate pure da qualche direttore di autorevoli riviste cattoliche... Ma lui, si sa, è fatto così. Lui in fondo è solo l'utilizzatore finale: ci sarà mica bisogno di fare tanto casino... La naturalezza con cui questo signore continua a prenderci per il culo non smette di stupirmi.

Bossi e il sole d'agosto. Questa segnatevela, perché si tratta della prima - e probabilmente ultima - volta che condivido una cosa che dice quella specie di... beh, insomma, mi riferisco a Gasparri. Breve riassunto. Bossi, come forse avrete letto, è tornato ieri alla carica con la cretinata dei dialetti nelle scuole - proporrà una legge ad hoc, dice. La Russa, poveretto, cerca di districarsi come può, dando la colpa delle sparate del senatùr al sole d'agosto. Gasparri, invece, taglia corto dicendo che sarebbe meglio se gli studenti, quando escono dalle scuole, sapessero maneggiare un po' l'italiano, cosa che condivido. Per una volta, quindi, lode a Gasparri.

p.s.
Visto che siamo in tema di dialetto, segnalo questo post del buon Sbronzo di Riace, in cui ha linkato alcuni spezzoni di Star Trek doppiati in dialetto friulano.

Buon Ferragosto.

2 commenti:

Romina ha detto...

Andrea@ La naturalezza con cui questo signore continua a prenderci per il culo non smette di stupirmi.

Già. E pensa a quando pretenderà di diventare Papa, così riformerà il Vangelo secondo le sue idee personali, e nessuno potrà più accusarlo di non agire in sintonia con certi precetti...
:D :D

Andrea Sacchini ha detto...

E cosa credi, che non ci abbia già provato?

:-DDD

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