
Ma perché tutto questo pistolotto sulle scorte? Beh, perché il Corriere alcuni giorni fa ci ha deliziato con una notizia che sicuramente avrà fatto tirare un sospiro di sollievo a molti: a Vittorio Sgarbi il ministero dell'Interno ha infatti deciso di assegnare una scorta, una forma di tutela in seguito ad alcune telefonate minacciose che l'illustre personaggio ha dichiarato di aver ricevuto, e che lo stesso ipotizza provenire da alcuni pericolosi elementi eversivi riconducibili al noto terrorista Beppe Grillo.
Ora, intendiamoci, fin qui niente di male. Se Sgarbi teme per la sua incolumità e il ministero competente ritiene che ci siano gli estremi per assegnargliela, è giusto che lo faccia, specie dopo l'esperienza Biagi. Quello che stona in tutta questa vicenda è che mentre a Sgarbi viene assegnata, a un personaggio sicuramente meno noto ma probabilmente molto più a rischio, è stata tolta già dal settembre 2008. La storia di Pino Masciari l'avevo già raccontata in un mio vecchio articolo risalente all'anno scorso; se volete, potete dare un'occhiata anche alla sua pagina su Wikipedia: magari potreste condividere i miei stessi interrogativi sulla questione scorte.
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