Una delle tante piccole storie che fanno grande (per la vergogna) la nostra Italia. In provincia di Brindisi, un rifugiato nigeriano di 24 anni si fa 9 giorni di carcere perché un consigliere comunale del Pdl, con una calunnia, lo accusa di averlo minacciato con un coltello. Al processo, però, salta fuori un testimone oculare che scagiona completamente il giovane immigrato.
Un giudice del tribunale di Brindisi lo assolve quindi con formula piena e lo rimette subito in libertà, non prima di aver ricevuto le scuse anche del pm, il quale immediatamente apre un fascicolo nei confronti del consigliere comunale con l'accusa di falsa testimonianza di fronte all'autorità giudiziaria.
(via repubblica.it)
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la tipica persona che non dovrebbe più partecipare alla vita politica del nostro paese :-)
RispondiEliminaPare comunque che si sia dimesso, che è il minimo che potesse fare...
RispondiEliminaalmeno quello... ora vediamo se viene condannato :-)
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