È comprensibile l'esultanza del tipo con la felpa, ma se vogliamo stare nel campo del diritto e non in quello degli slogan, i giudici non hanno assolto Salvini perché "difendere i confini non è reato". Lo hanno assolto perché, secondo la loro interpretazione, non esisteva un obbligo giuridico chiaro e immediato di far sbarcare la Open Arms in quel contesto. Sono due piani ben distinti. La sentenza non afferma un principio generale sulle politiche migratorie, come furbescamente cercano di dare a intendere selfini e la signora urlante, dice solo che in quel caso specifico quel comportamento non è stato penalmente rilevante.
Detto in altre parole, la sentenza è una decisione tecnica e circoscritta, non una legittimazione generale delle politiche sui migranti. C'è differenza tra le due cose, e tanta. E comunque, al di là della sentenza, la ripugnanza morale per ciò che ha fatto rimane tutta.

"Strumentalizzare", esattamente come "mistificare", ai miei tempi voleva dire qualcosa di grave. Adesso è moneta talmente corrente che la (temo) grande maggioranza delle persone manco se ne accorge, non lo coglie proprio.
RispondiEliminaSicché signore urlanti e tipi con la felpa possono galoppare alla grande.
E l'esultanza per la libertà dell'imam di Torino?
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