giovedì 7 ottobre 2021

Il Nobel per la letteratura

Il premio Nobel per la letteratura è stato vinto quest'anno da tale Abdulrazak Gurnah, scrittore originario della Tanzania a me, fino ad oggi, totalmente sconosciuto e i cui libri sono addirittura fuori catalogo in Italia. Leggendo qualcosa su di lui ho scoperto che, oltre che scrittore (ha pubblicato una decina di romanzi e numerosi racconti), è docente di letteratura post coloniale all'università del Kent. 

Non sapevo che in Inghilterta esistessero corsi di laurea in letteratura post coloniale, anzi non sapevo neppure che esistesse questo ramo specifico della letteratura. Poi, pensandoci, ho capito che la cosa ha un senso, dal momento che l'Inghilterra fino alla metà degli anni Sessanta ha avuto colonie in mezzo mondo, anzi facciamo pure tre quarti di mondo. Tra l'altro, il tema del colonialismo è presente in maniera importante nella produzione letteraria dello scrittore.

Questa cosa mi ha fatto venire in mente un libro che lessi anni fa: Storia del colonialismo, dello storico tedesco Wolfgang Reinhard, che con non poche difficoltà sono riuscito a ritrovare nel reparto saggistica della mia libreria.

Il libro in questione, uno dei più belli letti su questi temi, racconta l'espansione territoriale dell'Europa negli ultimi seicento anni, evidenziando i vantaggi ottenuti dal vecchio continente ma anche, anzi soprattutto, gli immensi problemi di ordine politico, economico e sociale, nati all'indomani della decolonizzazione e derivanti dalla trasformazione di interi continenti. Uno di quei libri che sarebbe bene leggesse qualcuno dei tanti politici che blaterano di invasione e che al massimo leggono le etichette sui barattoli di Nutella.

Tornando a Gurnah, scrive l'Agi che in Italia è stato pubblicato un suo solo libro, Il disertore, nel 2005, che attualmente sembra introvabile. Chissà, forse in qualche bancarella dell'usato, con un po' di fortuna...

7 commenti:

siu ha detto...

Sul quotidiano della mia città leggo: In Italia usciti per Garzanti i libri 'Il disertore", "Paradiso" e "Sulla riva del mare".

Sperando l'indicazione possa esserti utile, nel caso tu reperisca qualcosa mi aspetto una recensione delle tue :-))

Andrea Sacchini ha detto...

Non mancherò. Ciao Siu ;-)

Sara ha detto...

Spero che questo premio prestigioso suggerisca una ristampa da parte degli editori italiani.

Andrea Sacchini ha detto...

Sì, di solito succede nel circuito delle edicole, con collane di libri di un dato autore che escono come allegati a quotidiani tipo Repubblica o Corriere. Speriamo.

UnUomo.InCammino ha detto...

Il lavaggio del cervello verso l'autorazzismo avviene in molteplici modi.
Gli apologeti delle migrazioni di massa omettono sempre di menzionare cosa succede agli invasi. Sono i cantori delle bellezze del multiculralismo che si guardano bene dal salire sul 20 la sera oppure di passare a lato della stazione Termini.
La (etichetta della) Nurwlla,, per quanto scadente, comunque meglio di questo ciarpame.

UnUomo.InCammino ha detto...

La corto circuitazione logica è evidente: il colonialismo ora va bene se è in senso contrario.
Noto con sgomento la fascinazione che avviene sugli imbeccati dall'alto.
Scusate per i refusi.

Andrea Sacchini ha detto...

Tranquillo, i refusi sono il meno :-)

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