martedì 7 gennaio 2020

Preghiere, Dio e Whatsapp

In questi giorni di festa appena conclusi mi sono arrivate tramite Whatsapp un paio di esortazioni a pregare Dio, con l'aggiunta di far girare le esortazioni di cui sopra a tutti i miei contatti. L'oggetto delle preghiere che avrei dovuto rivolgere al tipo lassù in alto e di cui avrei dovuto poi farmi latore presso i miei contatti riguardava gli incendi in Australia e i bambini che muoiono per la guerra civile in Siria. Immediatamente ho fatto un paio di considerazioni. Di solito le tengo per me; stavolta le pubblico qui nella speranza che qualcuno dei miei contatti Whatsapp le legga ed eviti in futuro di inviarmene altre. Sono considerazioni perlopiù di carattere logico-razionale e so bene che Dio e ragione non vanno d'accordo, ma d'altra parte a me hanno insegnato a ragionare razionalmente e io questo faccio.

La prima considerazione è che, a livello dottrinale, almeno per quanto ne so io, le preghiere, intese come richieste a Dio di miracoli, favori, o comunque esaudimenti di desideri terreni, non hanno alcun senso, per il semplice fatto che Dio, per i cattolici e i cristiani in generale, quali presumo essere i mittenti dei messaggi di cui sopra, è onnisciente. Onnisciente significa che conosce il passato, il presente e il futuro, il quale futuro, come ricordo ci diceva don Natale a catechismo, è già scritto. E se sia il passato che il presente che il futuro sono già scritti, che senso ha pregare Dio perché intervenga per spegnere gli incendi in Australia o per fermare la guerra in Siria? Se tutto è già scritto fino alla fine dei tempi e Dio sa già come si svolgeranno le cose, che senso ha pregare perché modifichi ciò di cui lui conosce già l'epilogo? È un po' il discorso di quando Dio piazza Adamo ed Eva nel paradiso terrestre e li mette alla prova. Se è onnisciente, come ci raccontano le scritture, sapeva già come sarebbe andata a finire, no?

La seconda considerazione è di logica stretta. Se si accetta che Dio possa intervenire per modificare situazioni contingenti, e presumo che i miei contatti di cui sopra questa cosa la diano per scontata, a questo punto gli si può chiedere direttamente perché, ad esempio a proposito della guerra in Siria, ha permesso che la suddetta guerra avesse inizio. Se si crede che blandendolo con particolari preghiere lui abbia il potere di fermarla, è evidente che aveva anche il potere di impedire che iniziasse, tanto più considerando che nel Credo cattolico lo si definisce onnipotente, se non ricordo male.

Ora, dal momento che io per quanto riguarda le questioni di fede mi inserisco nella corrente dell'Irrilevanteismo, faccio queste considerazioni per il puro piacere di speculare su questioni di logica e ragione, ma ciò che mi chiedo è perché chi mi invia quelle richieste queste domande non se le ponga. Credere che un dio, qualsiasi dio, possa essere blandito con particolari riti e preghiere perché esaudisca desideri è una pratica che risale ai nostri antenati quando erano ancora cacciatori-raccoglitori e bazzicavano per le immense savane del continente africano o le steppe dell'Asia. Nel frattempo un po' siamo andati avanti.

Forse.

9 commenti:

Francesco ha detto...

Credo che il cristiano medio difficilmente si mette li a fare ragionamenti dottrinali, anche perché è noto che la stragrande maggioranza dei credenti ha poca o nulla dimestichezza coi dettami della religione che professa.

Sara ha detto...

Io trovo che l'invito alla preghiera in questo modo, assomigli piuttosto...a una catena di Sant'Antonio.

Andrea Sacchini ha detto...

Vero anche questo. Credo che, in generale, il problema sia la mancata capacità (volontà?) di approfondire, non per mettere in discussione la fede ma semplicemente per capire un po' di più da cosa deriva tutto l'apparato di norme, dettami e dogmi su cui si basa la religione professata.

Andrea Sacchini ha detto...

Beh, tecnicamente lo è, in effetti.

Gabriele ha detto...

ma se non invii l'invito a pregare ai tuoi contatti poi devi pregare e far pregare affinchè WA non diventi a pagamento

ahahah

Claudia Turchiarulo ha detto...

Io non credo in Dio, ma odio le catene di Sant'Antonio di qualsiasi genere e blocco chi si ostina a mandarmele.
Amen. 😉

Andrea Sacchini ha detto...

Il problema è che, preghiere a parte, di catene di S. Antonio ne girano parecchie. E c'è stata anche un'evoluzione, dal momento che una volta giravano via mail.
Amen :)

Jessica L. Smith ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Andrea Sacchini ha detto...

Si, purtroppo è così. Ciao Valeria.

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