Confessioni del cavaliere d'industria Felix Krull
Ho terminato poco fa, dopo soli tre giorni di lettura, questo ottimo romanzo di Thomas Mann, trovato per caso nella libreria di mia mamma. Thomas Mann è uno scrittore che ho conosciuto da poco e quasi per caso (lo conoscevo di fama, naturalmente, ma non avevo mai letto nulla di suo) e la curiosità nei suoi confronti è nata dopo che Paolo Crepet, in una sua conferenza di qualche tempo fa, citò La montagna incantata, uno dei suoi romanzi più belli e universalmente noti.
Ho cercato quel libro in un paio di librerie ma occorreva ordinarlo e ho lasciato perdere, mettendomi con pazienza ad aspettare che chi l'aveva preso in prestito dalla biblioteca lo riconsegnasse. Nel frattempo ho letto altri due libri di Mann: una raccolta di tre racconti, tra cui il bellissimo La morte a Venezia, trovato per caso su una bancarella di libri usati a Santarcangelo, e il già citato Confessioni del cavaliere d'industria Felix Krull.
Due aspetti, principalmente, apprezzo dell'arte letteraria del premio Nobel tedesco. La vena ironica che, almeno nei suoi lavori letti finora, traspare qua e là e che caratterizza un tipo di prosa spesso ricercato e raffinato che rende particolarmente scorrevole e piacevole la lettura; accanto a questo, la neanche tanto velata critica alla società borghese dalla quale alla fine pure lui proviene e che mostra il grosso del suo declino nel periodo di maggiore prolificità letteraria dello scrittore.
Adesso ho finalmente sottomano il celeberrimo La montagna incantata, sul quale nutro grosse aspettative e che comincerò una volta terminato E il Signore parlò a Mosè, un bellissimo saggio storico del docente di studi ebraici Michael L. Satlow, che spiega come la Bibbia, in origine un libro storico come tantissimi altri scritti nella storia dell'umanità, fu trasformato in libro sacro.
Diciamo che in questo periodo di ferie non mi sto affatto annoiando.
Commenti
Penso meriteresti il cavalierato per merito... sicuramente sei tu ad alzare la media nazionale dei lettori.
Buona lettura.
In aggiunta, a parte questo blog non sono più su alcun social, e solo una volta usciti da quel giro ci si rende conto del tempo che sottrae, tempo che io impiego a leggere.
Ultima cosa, guardo pochissima televisione perché mi annoia, e anche questo è tutto tempo che dirotto sulla lettura.
Oh, tranquilla, so benissimo di non essere normale :-)
Non ho mai letto Mann, pur ripromettendomi sempre di rimediare al gap. Mi piacciono moltissimo i classici: sono innamorata della letteratura russa, ma il numero uno resta il magico Proust.
Ho la montagna incantata che, ogni estate, quando torno in Sicilia, mi fa l’occhiolino dalla mensola della libreria in casa dei miei. Chissà...
Il blog lo aggiorno spesso in questo periodo perché sono in ferie, in altri periodi lo aggiorno quando capita.
Spero che quell'occhiolino da parte de La montagna incantata si trasformi in una lettura.
Ciao :-)