mercoledì 22 gennaio 2020

Datemi un "chissenefrega?" e vi solleverò il mondo (semicit.)

In un mondo non dico perfetto, ché i mondi perfetti non esistono, ma anche solo normale, Di Maio che si dimette da capo politico dei Cinquestelle sarebbe relegato in un trafilettino a pagina diciotto, dopo i necrologi e prima della cronaca locale. Stesso discorso per Meghan e Harry o per le quotidiane fesserie con cui Salvini dà nutrimento alle sue mandrie. E invece no, non c'è verso, non si riesce ad aprire un sito internet o affacciarsi a un telegiornale qualsiasi senza che ci si imbatta in questo nulla cosmico spacciato per grandi notizie. E mi sono stupito che alcuni siti abbiamo avuto il coraggio di mettere in home page (ma ci è rimasta poco) la notizia della morte di Emanuele Severino. Ottimisticamente, il 99% degli elettori leghisti, Salvini compreso, manco sa chi era. Siamo circondati da un nulla deprimente che avanza e che ricorda quello del celebre romanzo di Michael Ende. Io cerco di sfuggirgli tenendo la televisione spenta e leggendo Thomas Mann.

15 commenti:

  1. Purtroppo ci sono notizie che fanno più notizia, perché DEVONO fare più notizia.

    Moz-

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  2. Non amo Mann, ma in ogni caso meglio leggere che assistere passivamente al vuoto che ci avvolge.

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  3. Sbaglio o a te non ti va mai bene niente? :)

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    1. Cosa vuoi... invecchio pure io, e si sa che invecchiando si diventa più rampognosi :)

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  4. Non guardo la TV da anni, spesso mi accorgo di quanto faccio bene a non farlo. Restano i titoli di certe "notizie" quando guardo i giornali on line ed è da un sacco di tempo che mi chiedo anch'io perchè esaltare certe cose, visto che invece delle cose davvero importanti non mi sembra se ne parli.

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    1. Perché viviamo in un'epoca in cui ogni attività umana si misura tramite un corrispettivo economico, e il giornalismo non è certo immune a questa deriva. I siti internet e i canali televisivi campano per gran parte con la pubblicità, che si misura coi "clic" per i primi e con gli spot per i secondi. Siccome alla stragrande maggioranza degli utenti importa assai più delle stronzate che fa e dice Salvini rispetto alla morte di un filosofo, ne consegue che maggiore spazio viene dato al primo rispetto al secondo. Ho semplificato molto, ma l'ho fatto per rendere l'idea.

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  5. Io concordo con Guchi Chan: il mio televisore da tempo immemorabile mi serve solo per guardare film su disco; ogni tanto mia moglie guarda un poliziesco, poi finita lì. Notizie le trovo su web - e anche lì, devo separare quelle importanti finite infilate nei meandri tra (nel caso specifico) il faccione del baluba, l'Ammazzacongiuntivi che esce dai grUllini e quei due là che da parte loro NON meriterebbero nemmeno un trafiletto infognato, più quel caso di cronaca nera che stuzzica la ben scarsa immaginazione dei "giornalisti" e sul quale marceranno per decenni. Ma non tutti sono in grado di abbandonare la scatola delle menzogne o di separare il (poco) grano dal (tanto) loglio che c'è pure su web.

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    1. Anche il mio. Anche se prediligo le serie tv su chiavetta USB :)

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  6. Non hai torto Andrea. Ciao.

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  7. Guardo e seguo di tutto, con la curiosità di Totò : "voglio proprio vedere questo cretino dove vuole arrivare!"
    Cri

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    1. Beh, più che dove vuole arrivare sarebbe interessante sapere quanto in basso vuole ancora scendere.

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  8. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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