Perché calma e sangue freddo? L'idea per questo titolo mi è venuta seguendo gli sviluppi (inaspettati) della tragica vicenda accaduta qualche giorno fa in provincia di Perugia. Ma ci sono state nel corso degli anni altre tragedie che hanno qualcosa a che spartire con questa. Ne cito solo due: la storia di Erika e Omar e la recente strage di Erba. Cos'hanno in comune tutti questi fatti di sangue? Vediamo.
La storia di Erika e Omar, i due fidanzatini di Novi Ligure responsabili dell'uccisione della madre e del fratellino di lei, più o meno la conoscono tutti. La ragazza inizialmente diede la colpa dell'efferato omicidio a dei fantomatici extracomunitari, e ricordo perfettamente che Enrico Mentana, allora direttore del tg5, la sera stessa fece un commento - appena terminato il servizio che ne parlava - in cui diceva senza tanti giri di parole che questi qui (gli extracomunitari) andavano presi e sbattuti in galera buttando via la chiave.
Per la strage di Erba la storia si ripete. All'indomani del fatto, ricorderete, giornali, media in genere e commentatori improvvisati (e improvvidi) hanno trovato il colpevole prima ancora delle forze dell'ordine, identificandolo nella persona di Abdel Fami Marzouk, 25enne tunisino, marito e padre di due delle vittime, salvo poi scoprire che durante il fattaccio questi si trovava addirittura in Tunisia da parenti. Il resto poi lo sappiamo.
La stessa musica si è ripetuta in questi giorni con la triste vicenda di Perugia. In molti telegiornali abbiamo assistito alle dichiarazioni di alcuni intervistati, lì della zona, che puntavano il dito contro tutta la "marmaglia" che entra in Italia. Adesso leggiamo che è stato arrestato il marito. Questo, naturalmente, non significa automaticamente che sia lui il responsabile, ma il fatto che gli inquirenti abbiano abbandonato la pista della rapina finita male compiuta da estranei in favore di un delitto maturato in ambito familiare qualcosa significherà.
Tutto questo per dire che spesso la fretta e l'ansia di trovare il mostro a tutti i costi fanno prendere delle grosse cantonate, anche ai cosiddetti professionisti dell'informazione. Ora, pazienza se ci casca un povero blogger da quattro soldi come me, ma giornali e televisione dovrebbero ponderare di più quello che stanno per dare in pasto all'opinione pubblica. Il rischio in questi casi di creare falsi mostri (a cui poi dover chiedere scusa) è infatti piuttosto elevato.
Con questo non voglio dire, ovviamente, che gli extracomunitari siano tutti degli stinchi di santo (la cronaca di questi ultimi tempi mi pare anzi piuttosto eloquente in proposito), voglio solamente dire che per correttezza andrebbe valutato caso per caso prima di tirare delle conclusioni. I delinquenti, infatti - e questo è ormai ampiamente dimostrato -, non stanno mai da una parte sola.
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Scusa Andrea, ma lo sai che sei esilarante?
RispondiElimina"i cosiddetti professionisti dell'informazione", "dovrebbero ponderare di più quello che stanno per dare in pasto all'opinione pubblica", "mostri(a cui poi dover chiedere scusa)"...
Sappiamo benissimo tutti e due che sono molto più professionali ormai quattro blogger amatoriali che i giornalisti su carta... non c'è tempo per aspettare la fine delle indagini, lo scoop va battuto finchè è caldo e le conclusioni vanno tratte subito! Poi nella rara eventualità che all'ennesima cantonata si faccia una rettifica, c'è sempre pagina 43, nel trafiletto accanto ai necrologi e ai telefoni erotici...
Ah scusa... vedo che ne avevi già parlato anche tu, e negli stessi termini.
RispondiElimina> Sappiamo benissimo tutti e due che sono molto più professionali ormai quattro blogger amatoriali che i giornalisti su carta
RispondiEliminaBeh, diciamo che un distinguo è necessario in entrambe le categorie. Anche perché faccio fatica a considerare 'professionali' dei blog tipo questo.
Ciao.
Forse non mi crederete, ma quando ho sentito la storia di questo omicidio, ho detto: "Vuoi vedere che è stato il marito ed è una rapina simulata?" Questo ho pensato appena ho visto i servizi giornalistici.
RispondiEliminaNon sono un colpevolista quindi aspettiamo i processi, però tutta la storia suonava strano.
Io invece sono più ingenuo. Quando ho sentito la notizia la prima cosa che ho pensato è stata: "speriamo che li prendano quei delinquenti!".
RispondiEliminaIl link risulta spezzato, ecco quello utilizzabile:
RispondiEliminahttp://tinyurl.com/2roces
Terribile, comunque, davvero: ormai tutto è spettacolo.