mercoledì 18 dicembre 2019

La Russa e il drogato

Io non so da cosa si misuri la statura politica di un parlamentare. Penso però che un senatore che ne offende un altro definendolo drogato, dovrebbe stare in qualsiasi posto tranne che in Parlamento, anche se, lo concedo, in questi ultimi anni il Parlamento è stato teatro di scene che definire poco edificanti è un eufemismo. E allora lasciamo stare il politico e guardiamo l'uomo, l'uomo La Russa in questo caso, da sempre espressione, lui ma non solo lui, della destra più becera, cinica e supponente. 

Insultare una persona con l'epiteto drogato significa una serie di cose che magari non saltano subito all'occhio, specie in un contesto sociale in cui insultare tirando in ballo difetti fisici, condizioni personali, tendenze sessuali e quant'altro è ormai squallida prassi. Cosa ha dimostrato La Russa con la sua offesa? Molte cose, la prima delle quali è il disprezzo per chi, per qualsiasi motivo, è entrato in questo tunnel. Non si offende infatti il prossimo ascrivendolo a una categoria di cui si ha stima, ma disprezzo. Disprezzare chi si droga elevandolo a motivo di offesa, però, significa disprezzare tutti indistintamente.

Io non ho mai avuto a che fare con la droga, per fortuna, ma mi è capitato di conoscere persone che in questo baratro sono cadute. Poi magari hanno cercato di uscirne in ogni modo, a volte facendocela e a volte no, purtroppo. Credo che nella droga si cada per svariati motivi: stupidità, desiderio di emulazione, disagio, disperazione, impossibilità di vedere vie d'uscita da una situazione, desiderio di anestetizzare la propria insignificanza sociale a cui si è condannati da una società che ha subordinato ogni declinazione di umanità al denaro e al profitto, ma anche per altro, ed è da cinici fingere di ignorare questa complessità.

Non sto difendendo chi si droga, intendiamoci, sto solo evidenziando che dietro a questo dramma ci sono persone, spesso in condizioni di debolezza e/o disagio, e io non mi permetterei mai di offendere qualcuno utilizzando chi è in queste condizioni. E se non lo faccio io, normale cittadino, a maggiore ragione non lo dovrebbe fare chi è deputato a rappresentare tutti i cittadini, il quale, come recita la Costituzione, ha l'obbligo, in virtù della carica che ricopre, di assolvere alla sua funzione con onore e decoro, quell'onore e quel decoro divenuti antiquati cimeli ormai caduti in disuso.

26 commenti:

silvia ha detto...

La Russa è la dimostrazione del fatto che le teorie del Lombroso non erano poi tanto sconclusionate

Claudia Turchiarulo ha detto...

La Russa dovrebbe fare il comico anziché il politico. Lo intervistai molti anni fa e mi fece morire dal ridere.
Comunque non tollero le offese, di ogni genere, ma trovo che tu sia troppo indulgente con i drogati.
Con tutto il rispetto, mi satri indignata per un "handicappato!", perché chi nasce con un handicap non ha colpa ed è costretto a soffrire per la sua condizione. Chi invece si droga, lo sceglie.
Ed io non ho la minima stima per chi decide di rovinarsi la vita.
Perdona la franchezza.

Claudia Turchiarulo ha detto...

*mi sarei indignata

Andrea Sacchini ha detto...

Curioso accostamento, non ci avrei mai pensato :)

sinforosa c ha detto...

Sempre più persone non fanno caso all’uso delle parole, le parole sono sempre più abusate, non si comprende che le parole hanno, giustamente, un peso e se sono scritte il peso raddoppia: “Mongolo, drogato, handicappato, negro...”, tante parole stereotipate per definire persone e situazioni percepite con valenze negative.
Se qualcosa di negativo c’è sta proprio in chi le pronuncia perché, oltre a dimostrare zero sensibilità, dimostra di non saper comunicare in un mondo in cui la comunicazione è diventata fondamentale per costruire o per distruggere.
sinforosa

Andrea Sacchini ha detto...

È vero, chi si droga lo fa per scelta, questo è indubbio. Tuttavia sono del parere, al di là della questione di una ipotetica indulgenza, che una generalizzazione relativamente ai motivi per cui si cade nella droga non sia non sia corretta, discorso ovviamente che vale per ogni generalizzazione in qualsiasi campo o ambito della vita. In ogni caso, indipendentemente da ciò, lo scopo del mio post è quello di stigmatizzare questa odiosa deriva di usare drammi sociali come strumento di offesa.
E comunque, qua la franchezza è sempre benvenuta.
Ciao Claudia.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Tutto giusto ma ormai ovunque assistiamo ad un imbarbarimento del linguaggio e dei modi di fare, ed il Parlamento, specchio del Paese, non fa eccezione purtroppo.

Andrea Sacchini ha detto...

Totalmente d'accordo, sinforosa. Purtroppo dobbiamo arrenderci all'evidenza di vivere in una società dove la sensibilità non ha più valore, o comunque ne ha pochissimo. E il rispetto pure. Intendo quell'"arrenderei" come una constatazione, non come una resa. Anzi, credo che chi ancora è in possesso di sensibilità e intelligenza debba spendersi, oggi più che mai e in ogni ambito, per farle valere.

Andrea Sacchini ha detto...

Come non darti ragione, purtroppo?

Mariella ha detto...

Sai, alcune situazione e certe persone, riescono ancora a stupirmi in negativo e a lasciarmi senza parole.
Esempio fulgido del degrado a cui stiamo andando incontro. Oppure in cui siamo ormai caduti.

cristiana marzocchi ha detto...

Gente che politicamente non è mai effettivamente cresciuta e ce ne sono sia a destra che a sinistra, dei gioppini che se la cavano con battute di cattivo gusto.
Per non parlare Gasparri, ex picchiatore che siede ancora alla Camera o al Senato, non ricordo bene.
Cristiana

Gus O. ha detto...

Il degrado etico-culturale è evidente. L'Italia è piena di gente come La Russa.

Andrea Sacchini ha detto...

Degrado a cui molti si sono purtroppo assuefatti, aggiungo.

Andrea Sacchini ha detto...

Dal 1992 in Parlamento, alternativamente sia alla Camera che al Senato.

Andrea Sacchini ha detto...

Indiscutibilmente.

Pia ha detto...

Già è odioso denigrare la gente in generale. Terribile chi si esalta offendendo e diffamando gli altri in generale. Ancor peggio chi parla alle spalle ma questa è un'altra storia. Chi fa ciò dimostra la sua piccolezza per cui, che ci fa La Russa ancora lì? Ciao Andrea.

Andrea Sacchini ha detto...

Che ci fa? Ci fa il parlamentare a vita lautamente stipendiato. Oltre a questo, non saprei.
Ciao Pia.

MikiMoz ha detto...

Perché tutti, a modo nostro, siamo drogati di qualcosa.
La Russa era da un po' che non lo sentivo. Mi manca la sua voce da doppiatore, però.

Moz-

Dumdumderum ha detto...

To', ero convinto che non avrei mai più sentito parlare di quell'individuo - e invece torna alla carica! Ricordo ancora quando diede della cicciona (e se non ricordo male pure della tossica) a una ragazzina di tredici anni che aveva osato contraddirlo. No, non si smentisce mai: la sua natura è e resterà sempre quella del cagacazzo, chiedo scusa per il francesismo.

Andrea Sacchini ha detto...

Ti manca?
In senso ironico, presumo :)

Andrea Sacchini ha detto...

Torna alla carica? Beh, un po' è colpa mia, ma mi ha fatto irritare con quel suo atteggiamento.

Fabio Melis ha detto...

La Russa è un residuati bellico. Bilioso, aggressivo, sempre oltre le righe e poco rispettoso del prossimo. È lo Starace dei nostri tempi, l'emblema di una politica sempre pronta a trovare soluzioni facili a problemi complessi. Spero che lui e la sua specie vadano presto in estinzione. Abbiamo bisogno di gente seria e preparata non di istrionico da strapazzo. Un saluto a te.

Fabio Melis ha detto...

Istrioni... Volevo dire. Ho sempre qualche difficoltà a scrivere con la tastiera del telefono. A presto.

Andrea Sacchini ha detto...

Non ti preoccupare, succede anche a me :)

Laura ha detto...

Noi , La Russa , Lo chiamiamo "Il diavolo" Non assomiglia
forse ? Anch'io pensavo fosse andato in "lauta" pensione
e invece dici che è ancora lì ad insultare . Bell'esempio...
Buona serata . L.A.

Andrea Sacchini ha detto...

Buona serata a te.

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