giovedì 19 dicembre 2019
Prima l'uomo
"Bisogna mettere da parte gli interessi economici per mettere al centro la persona". Non posso fare a meno di notare come il Papa, col quale non ho nulla da spartire, sia rimasta l'unica voce massmediaticamente rilevante, oggi, a tuonare contro i guasti del capitalismo, chiedendo ripetutamente un cambio di rotta che riporti la persona al centro. Guasti già denunciati per tempo dai vari Marx, Bukowski, Kant e altri.
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Non in mio nome.
11 commenti:
il Papa diventerà credibile se l'azione sarà coerente con le intenzioni.
Siamo stanchi di ascoltare promesse.
Mica ho detto che è credibile, ho solo detto che oggi è l'unico a denunciare i guasti del capitalismo. Predica bene e razzola male? Amen. A me interessa che qualcuno ne parli, e oggi a parte lui non lo fa più nessuno.
... e prima ancora da un certo Gesù :)
sinforosa
Ah già... :)
Incredibilmente, sì.
Sembra assurdo ma davvero pare esere l'unico.
Moz-
Ciao,il Papà cerca di dare degli indirizzi ma è quasi sempre inascoltato.Oggi il Capitalismo impera con la sua nefasta politica perché tra gli uomini non c'è piu il sentimento della solidarietà,oggi impera il comandamento del convento"Ognuno per se è Dio per tutti"
Ciao.fulvio
I guasti si vedono e sono devastanti, e se ne vedono i risultati con sommosse popolari in molti posti nel mondo, tranne che da noi: Cile, Ecuador, Colombia, India, ed altri ancora. L'esasperazione ha raggiunto pericolosamente limiti di guardia.
Il papa è una voce che urla nella tempesta, destinata quindi a rimanere inascoltata. L'istituzzzzione con quattro Z di cui fa parte è quella che predica tanto bene, pace, amore, fratellanza, ama il prossimo tuo, bla bla bla, ma non caccia un centesimo degli immensi capitali che ha accumulato nei millenni. E quanto può permettersi di andare controcorrente uno che da quell'istituzzzzione è stato piazzato lì e che può venirne tranquillamente rimosso?
Vero, e la mancanza di solidarietà è generalmente figlia dell'opulenza. E noi oggi viviamo nella società dell'opulenza. La società dei nostri nonni, generazione cresciuta nella miseria vera in cui non sempre si riusciva a mettere insieme il pranzo con la cena, era più solidale, perché si aveva poco e ci si aiutava l'un l'altro come si poteva. Oggi tutto ciò è sparito, è rimasto l'individualismo e quel "ognuno per sé" a cui hai accennato.
Da noi ancora non si vedono perché i giovani possono ancora aggrapparsi alla famiglia e a ciò che è stato accumulato dai padri e dai nonni. Ma le prossime generazioni, che non possono più contare su questo "salvagente"... beh, lì sarà finita per davvero, e allora si salvi chi può.
Tanto è vero che Bergoglio è fatto bersaglio, sin dal suo insediamento, di molte fronde interne che mirano a neutralizzare il suo operato. Temo che il prossimo papa sarà scelto dalle gerarchie ecclesiastiche con molta più "cura". Di cani sciolti ne sarà bastato uno.
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