venerdì 14 dicembre 2018

Un giudice a Lodi

Sono contento che un giudice abbia certificato ciò che era chiaro fin dal primo momento. Ma allo stesso tempo avverto anche un po' di sconforto, generato dalla presa di coscienza di vivere ormai in un paese in cui ad arginare il razzismo è rimasta solo la magistratura.

Non voglio vivere in un paese dove a fare da argine al razzismo è un giudice, voglio vivere in un paese dove il primo argine alle discriminazioni sono le istituzioni.

Sindaci compresi.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Penso che siamo lontanissimi da un Paese civile.

Stavo leggendo sul post, non ci volevo credere poi ho visto il filmato

https://www.ilpost.it/2018/12/15/video-ama-il-prossimo-tuo-lega-propaganda/?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+ilpost+%28Il+Post+-+HP%29

e scommetto che se metteva il fascio littorio o la svastica non lo avrebbero neanche toccato

Adal

Andrea Sacchini ha detto...

No comment.

Alberto ha detto...

Avevo visto il video ieri sera a Propaganda live e sono rimasto sconcertato (eufemismo). Si dovrebbero chiedere chiarimenti.

Andrea Sacchini ha detto...

Sono rimasto sconcertato anch'io. Il cartello era provocatorio, è fuori discussione, ma essere portati via in malo modo dalle forze dell'ordine per questo futilissimo motivo è una cosa che non sta né in cielo né in terra.

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