Grazie al bellissimo L'armata dei fiumi perduti, di Carlo Sgorlon, che sto letteralmente divorando, apprendo che durante la Seconda guerra mondiale truppe cosacche invasero la Carnia e buona parte dell'alto Friuli, una pagina della nostra storia di cui non ero a conoscenza (qui un breve riassunto di quelle vicende e qui, invece, un maggiore approfondimento).
Questo romanzo storico di Sgorlon, trovato fortuitamente in biblioteca qualche giorno fa, tiene incollati alle pagine, sia per l'interesse che suscitano gli argomenti che tratta e sia per la scrittura dell'autore, a tratti evocativa, epica. Non sorprende che nel 1985 abbia vinto lo Strega.
Ne ha parlato anche Claudio Magris, in questo libro:
RispondiEliminahttps://www.garzanti.it/libri/claudio-magris-illazioni-su-una-sciabola-9788811686699/
Buon 31 dicembre, caro Andrea, da Trieste (a una cinquantina di metri dal Caffè San Marco ;-)).
Per me è un 31 dicembre lavorativo (in questo momento sono in pausa pranzo), comunque contraccambio molto volentieri.
EliminaCiao ;)
cavolo, lo devo leggere!
RispondiEliminadi questa storia dei cosacchi ne sentii parlare per la prima volta dalla guida di un piccolo ma bellissimo museo in Forni Avoltri: il vegliardo aveva visto i cosacchi ed era stato perfino caricato in sella. In quel momento avevo pensato che fossero con gli alleati, scopro ora -capra, capra!- che erano con Hitler!
Sì, ufficialmente erano alleati dei tedeschi, ma solo fino a quando si accorsero di essere sostanzialmente stati ingannati da essi e utilizzati per i loro scopi. Comunque, la storia dei cosacchi è un po' più complessa. Credo che se leggerai il libro, non potrà non piacerti.
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