lunedì 3 dicembre 2018

Codroipo

Alla fine mi sono reso conto che il sentimento prevalente che provo nel leggere certe cose non è la rabbia o l'indignazione, quanto semmai la pena, la compassione per la pochezza intellettuale e umana di chi queste cose le concepisce.

Chi dimostra di possedere una tale pochezza, una tale ristrettezza di vedute, una visione della vita ridotta a un buco di una serratura, non va fatto oggetto di strali o improperi, ma di sincera pena e compassione. Andrebbe preso a braccetto e aiutato.

Aggiornamento.

Mi segnala Gwendalyne, nei commenti, questo post di David Puente che ridimensiona un po' l'accaduto. Prendo atto con un certo sollievo di questo.

2 commenti:

  1. Pure io ero partita in quarta con lo sconforto, tanto più che certe notizie sono in linea con il pregiudizio negativo che nutro nei confronti di una certa parte politica... ma a quanto pare le cose non stanno proprio così come ce le hanno raccontate.

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    1. Grazie del link al chiarimento, che ridimensiona un po' la gravità della cosa.

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