sabato 15 dicembre 2018

Serve la comunicazione elementare perché la gente è elementare

Il retropensiero in ogni caso è il solito: lo disse bene Berlusconi con parole sue che non mi va di ripetere. Serve la comunicazione elementare perché la gente è elementare. Questo pensano di voi i vostri rappresentanti. I social media hanno creato questa illusione di vicinanza fra il politico e il suo seguace. Hanno facilitato fenomeni di autentica identificazione e di simpatia basata spesso su identità marginali. Per esempio lo schermo del telefono rotto. Ma esistono molte maniere per umanizzare relazioni inesistenti. E quelle che osserviamo oggi in Italia – come accade a tutta la comunicazione politica in genere – sono basate su standard di grande aggressività e di ostentata riduzione verso il basso. Lo si può fare meglio. Lo si potrà fare con maggior eleganza e senza considerare il proprio interlocutore come un pollo d’allevamento. Ma per farlo, per non farsi abbindolare dalla Bestia o da altre sciocchezze, serve cultura e intelligenza. Merce rara che da queste parti oggi è difficilissimo trovare.

(via Mante)

2 commenti:

andynaz ha detto...

A volte vorrei filmare la fase preparatoria di questi post, la fase di scelta delle pose*, delle parole, delle espressioni... e poi mettere tutto su Youtube o Facebook, magari taggando un po' di contatti, indicandogli il minutaggio esatto in cui vengono definiti "polli" dal social media manager di turno... ma essendo io una brutta persona non lo farei per aprirgli gli occhi, solo per fargli vedere che ho sempre avuto ragione. :-D

* a proposito di pose, quella di Salvini che cucina le salsicce è impareggiabile!!!

Andrea Sacchini ha detto...

Se la gioca alla pari con quella dove mangia spaghetti con ragù pronto :)

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