giovedì 5 luglio 2007

Quando l'informazione contribuisce alla diffusione della stupidità

Più passa il tempo e più mi convinco che Youtube sia una specie di cloaca, in cui molti riversano il frutto della loro megalomania e della loro stupidità.

E' vero, si trova anche del materiale interessante e - perché no - divertente, ma penso comunque che la maggior parte di quelli che fanno queste cose, abbia come unica motivazione quella di mettere a disposizione di una platea potenzialmente planetaria il proprio desiderio di farsi notare (retaggio della imperante cultura "gradefratelliana"?).

Quando questo desiderio si fa strada nella mente di elementi le cui gesta sono espressione del quoziente intellettivo, beh, mi pare che ci siano pochi margini di speranza che la situazione possa migliorare.

Quando poi al normale (normale?) passa parola in rete si aggiunge quello mediatico (tv e giornali non hanno mai perso occasione per dare ampio risalto alle cretinate presenti in rete), direi che la frittata è fatta.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Che tristezza vedere ragazzini tanto giovani ridursi così, a fare qualsiasi sciocchezza pur di mettersi in mostra!
Ci si augura che, raggiunta una certa età, possano maturare e acquisire un po' di sana sobrietà.

Andrea Sacchini ha detto...

Mah, le nostre sciocchezze a quell'età le abbiamo fatte più o meno tutti (io almeno sì), ma c'è - secondo me - una differenza sostanziale tra le nostre (parlo della mia generazione, i nati negli anni '70) e quelle di oggi: allora non c'erano i telefonini, né tantomeno youtube. Il motore propulsore di tutto era quella "sana" goliardia tipica dell'età, che aveva come unico scopo il divertimento fine a sé stesso.

Oggi è diverso: mi riesce difficile infatti inquadrare quello che hanno fatto quei ragazzini nell'ottica del "divertimento". Tendo più ad ascrivere il gesto al bisogno - come dicevi giustamente tu, Romina - di mettersi in mostra.

Ovviamente condivido la tristezza che inevitabilmente tutto ciò provoca.

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