La brillante idea - che io ritengo essere degna di colui che l'ha partorita - è balenata nella fervida mente di Luca Zaia, vice presidente del Veneto, dopo essere stato fermato e multato da una pattuglia della Stradale mentre percorreva a quasi 200 km/h l'A 27 nei pressi di Conegliano. Ovviamente gli è stata ritirata la patente.
A parte il fatto che secondo me uno che viaggia su un'autostrada ai 200 all'ora è un cretino (e purtroppo per esperienza personale so che ce ne sono tanti), la genialata del Zaia cozza contro ogni norma di buon senso (non è necessario consultare la Wikipedia per sapere che l'alta velocità, insieme all'alcol, è una delle principali cause di morte per incidenti stradali in Europa).
"Bisogna assolutamente rivedere i limiti di velocità - dice il leghista - 50 chilometri l'ora nei centri abitati e 130 in autostrada sono soglie anacronistiche che vanno elevate almeno di 20 chilometri".
Eh, certo, e perché non di 40 o 60? Già adesso in autostrada i 130 non li rispetta nessuno (sempre esperienza personale) e molti viaggiano fino a sfiorare i 170 - stando bene attenti a non superarli - per rientrare nel margine dei 40 km/h che evita il ritiro della patente. Portare il limite da 130 a 150 significa permettere a questi signori di viaggiare fino quasi a 190 all'ora senza correre il rischio di vedersi volatilizzare sotto il naso il documento di guida (e guarda a caso è proprio la velocità a cui stava andando il nostro eroe).
Forse l'unica soglia che andrebbe elevata è quella minima del buon senso sotto la quale uno non può ricoprire la carica di vice presidente di una regione.
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L'idea malsana in fondo è stata partorita da un leghista...con ciò si è detto tutto!
RispondiEliminaMa non riesco a trovare alcuna spiegazione che possa ammettere l'immissione nel mercato italiano di autovetture in grado di oltrepassare i 200km orari se poi il limite massimo raggiungibile sul territorio è di 130? E' come regalare un gelato appetitoso ad un bambino e vietargli di assaggiarlo.
Moticanus ha ragione: un'utilitaria generalmente ha una velocità massima tra i 140 ed i 150 Km/h, una media (1.4 - 1.6 cc) si assesta sui 180 Km/h, non consideriamo le berline (da 2.0 cc in avanti) che vanno ben oltre i 200 Km/h.
RispondiEliminaE' anche vero che alcuni limiti sono messi un po' a c...o: sulle strade piemontesi, una curva con il limite di 60 Km/h può essere presa a 80-90 Km/h senza che la tenuta di strada dell'auto ne risenta. Quando sono stato in Alto Adige, la prima curva della statale che ho affrontato dopo essere uscito dal casello di Bressanone aveva un limite di 60 Km/h: l'ho presa a 80 Km/h e ho rischiato di finire fuori strada; ho immediatamente capito che in quella regione i limiti corrispondono alla conformazione stradale e quindi risultano utili a viaggiare in sicurezza e non (solo) a far cassa ai comuni con le multi (penso che praticamente dappertutto ci siano strade extraurbane a 2 corsie per senso di marcia con limite a 50 Km/h).
Detto questo, il problema è di tutti: in primis dell'intelligenza dell'automobilista, in secundi degli enti che dovrebbero manutenere la strade (limiti compresi), per ultimo le case automobilistiche che, in assenza di normative, creano auto che possono andare ben oltre i limiti.
Ed ai bambini con in mano un gelato è difficile vietargli di assaggiarlo. :)
Saluti. BigFab.
Andrea permettimi di dissentire un attimo... La velocità è causa di indicenti? Non credo proprio lo sia. Anche perché dove in germania nn hanno limiti dovrebbe essere una ecatombe.. invece vanno beli tranquilli. Io dico i limiti servono però onesti non per far soldi... tipo a san martino in riparotta o sulla emilia per andare a rimini 2 corsie per senso limite 50 Km/h ? è per la sicurezza? no... il limite cera prima quando cera 'incrocio per viserba ed è rimasto ora anche se non ce più....
RispondiElimina> Anche perché dove in germania nn hanno limiti dovrebbe essere una ecatombe.. invece vanno beli tranquilli.
RispondiEliminaBeh, se guardiamo la tabella che ho linkato nel mio post, si vede chiaramente - nella colonna di destra - che in termini percentuali non siamo così distanti dalla Germania per quanto riguarda la mortalità causata da incidenti stradali.
In linea generale, comunque sia, rimango convinto che aumentare i limiti di velocità - come proposto da Luca Zaia - non sia una soluzione proponibile.