martedì 17 luglio 2007

Poste.it, primi arresti


Questa notizia farà sicuramente piacere a chi, come il sottoscritto, riceve quotidianamente (vedi qui sopra la spamfolder della mia webmail) almeno un paio delle famigerate e ormai noiose e-mail di Poste.it, che naturalmente con l'ente Poste non hanno niente a che spartire (di una di queste mi sono preso la briga di farle anche l'autopsia qualche mese fa).

La Guardia di Finanza ha infatti comunicato, attraverso il suo sito internet (qui), di aver proceduto all'arresto di 26 persone, 18 italiani e 8 stranieri dell'est europeo, dediti a questa attività truffaldina. Ora, naturalmente, speriamo che la nostra casella di posta elettronica tragga beneficio da questa operazione.

Operazione che segue di pochi giorni quella precedente, condotta dalla Polizia Postale di Bologna, con la quale sono stati identificati e denunciati i tre ideatori della truffa del fantomatico capitano Prisco Mazzi. Insomma, così a occhio e croce pare che chi di dovere non se ne stia proprio con le mani in mano, e la speranza è ovviamente che queste operazioni continuino.

Con una rete più pulita ci guadagnamo tutti.

2 commenti:

  1. Per completare l'opera ci vorrebbe una bella operazione di polizia contro quelli che, invece di mandare le email, ci rompono le b***** per telefono.

    Speriamo le nuove norme in questo settore siano vermante efficaci.

    Per il momento si festeggia per la questione poste.it...era ora!

    RispondiElimina
  2. > ...ci vorrebbe una bella operazione di polizia contro quelli che, invece di mandare le email, ci rompono le b***** per telefono.

    Lì, purtroppo, la situazione è un pò più complessa, e non sempre quelli che ci rompono le balle per telefono lo fanno volentieri, anzi...

    RispondiElimina

Tassi alcolemici

  Vorrei fare notare a Claudio Borghi, che incredibilmente è un senatore (leghista) della Repubblica, che bere mezzo litro di alcol non sign...