sabato 26 giugno 2021

Psicodrammi calcistici

Mi pare di capire che la giornata odierna, e presumo anche le prossime, saranno tutte incentrate sulla fondamentale questione inginocchiarsi sì o inginocchiarsi no. Io avrei una modestissima proposta: chi si vuole inginocchiare, lo faccia; chi non si vuole inginocchiare, non lo faccia, a patto che la si smetta di trasformare ogni cosa in una specie di psicodramma nazionale. Sì, lo so, un gesto simbolico presupporrebbe unità, coesione, ma siccome pretendere una cosa simile è da sempre pura utopia, nella nostra società (e lo sport non è esente), allora che ognuno si regoli come crede e la si chiuda lì. Ho semplificato troppo?

3 commenti:

Franco Battaglia ha detto...

Perfettamente d'accordo. Chi vuole lo fa, chi non vuole no. Uniformarsi per quieto vivere o semplice conformismo non è carino. Io preferisco lo si faccia, ma non condanno certo chi si astiene. Lo psicodramma, del resto, è alimentato da chi deve scrivere qualcosa, specialmente gli addetti agli Europei. Due giorni senza partite li hanno innervositi assai ;)

Sari ha detto...

Non mi piacciono gli inchini e sarebbe rovinoso vedere metà squadra inginocchiata e l'altra in piedi... ma trovo che il restare sull'attenti, e con comportamento partecipe, sarebbe un bel segnale per tutti coloro che seguono lo sport.
bBuon fine settimana.

Vapore Sodo ha detto...

A proposito di sepolcri imbiancati... :-)

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