L'uscita bomba di ieri di Napolitano sul lodo Alfano, col quale dice in sostanza di non voler averci niente a che fare (un modo elegante per dire: non voglio essere toccato dagli schizzi di fango di Berlusconi), non poteva certo non essere commentato dagli house organ di casa; naturalmente nel solito stile "fotocopia". Ecco Libero:
"Che pacco Napolitano", titola il quotidiano di Belpietro. Che aggiunge: "Il Colle entra a piedi uniti contro il lodo Alfano". Naturalmente a quelli di Libero non viene neanche in mente (viene, viene) che non è Napolitano a entrare a piedi uniti contro il lodo (e Berlusconi), ma è Berlusconi stesso che da tempo entra a piedi uniti contro la Costituzione. Ma vabbè, non pretendiamo da Libero certi distinguo. Infatti insiste (lo vedete nell'articolo di Davide Giacalone nel cerchietto): "Un intervento scomposto e fuori dalla Costituzione". Ah, ecco, e io che pensavo che l'unica cosa incostituzionale in tutta questa faccenda non fosse l'intervento di Napolitano ma proprio il lodo Alfano, già cestinato una volta dalla Consulta proprio perché incostituzionale. Dettagli.
Interessante anche la vignetta in cui si vede Silvio spazzino che dice il suo famoso "ghe (ri)pensi mi" - ha detto che a Terzigno tutto si risolverà in 10 giorni. "14 milioni per sedare la rivolta della monnezza", si legge proprio sopra l'immagine. Ovviamente, questi soldi stanziati dal governo sono "compensazioni". Cioè non servono per finanziare provvedimenti tecnici per limitare il problema, ma servono in sostanza per "comprare" la disponibilità degli amministratori locali a farsi inondare di immondizia senza fare tante storie. Un po' come avverrà per i comuni che accetteranno di ricevere le scorie delle future centrali nucleari.
Il Giornale, com'era logico aspettarsi, ricalca quasi in tutto Libero, quindi non è necessario commentare ulteriormente. L'unica cosa interessante è l'articolo sotto l'immagine dell'uomo che a Terzigno ha bruciato il tricolore, intitolato appunto: "Cacciamo dall'Italia chi brucia il tricolore". Qui si potrebbe aprire una discussione piuttosto interessante, del tipo: è più grave bruciare il tricolore o usarlo per pulirsi il culo? Oppure le due opzioni sono di pari gravita? No, perché in questo caso bisognerebbe cacciare dall'Italia anche Bossi.
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