sabato 6 febbraio 2010

Chiesa dei nostri tempi

Nonostante quello che può sembrare leggendo i numerosi articoli che ho scritto in proposito, non ho pregiudiziali di alcun tipo verso la Chiesa, né verso chi la frequenta; semplicemente mi limito a osservare e... criticare - spero mi sia concesso. Che cosa critico? Le incongruenze che vedo, o che credo di vedere.

Un esempio tra i tanti, che la stampa ha riportato ieri, riguarda le dichiarazioni di tale monsignor Scatizzi, il quale ha detto che non darà la comunione agli omosessuali in quanto l'omosessualità, definita dal prelato "un disordine", è incompatibile coi precetti della Chiesa. Certo, sul piano "normativo" avrà sicuramente ragione - non entro nel merito in quanto non me ne intendo -, ma sul piano etico e umano ho qualche dubbio. A parte il fatto che io penso che siano molti di più quelli che - giustamente - fanno spallucce ai diktat del prelato piuttosto che prendersela; ma io, che qualche reminescenza di catechismo giovanile ho ancora, non ricordo questa ossessione di Gesù per gli omosessuali (eventualmente correggetemi); non mi pare che i Vangeli narrino di un Gesù che ce l'aveva particolarmente con loro o che passasse le sue giornate a lanciare anatemi contro di essi.

Ricordo che una certa incazzatura ce l'aveva piuttosto coi mercanti del tempio - guardate a tal proposito cos'è il Vaticano oggi -, e pure con chi dava scandalo ai bambini (è meglio che si leghi la macina al collo...) - a questo proposito pensate allo scandalo mai terminato dei preti pedofili. Per la Chiesa, però, nonostante tutto questo, l'espressione massima del male continuano a essere gli omosessuali. Prendiamo atto. Come prendiamo atto che, statistiche alla mano - dati istat 2006 -, i cattolici praticanti in Italia sono poco più del 30% della popolazione. Cosa che francamente non stupisce.

3 commenti:

  1. un paio di cose me le devi concedere. La Chiesa è Cristo quindi se rinneghi la Chiesa o la critichi rinneghi Cristo.

    e poi

    gli omosessuali sono delle persone che possono essere paragonate a determinati malati di mente pericolosi e suscettibili di compiere crimini efferati, la loro malattia infatti conduce ad atti di pedofilia, a furti, a scipppi e ad omicidi e inoltre, non volendosi curare, sono anche recidivi.
    siccome sono malati di mente sono al di fuori dell'amore divino e dell'umana ragione e sono al di fuori della specie umana.

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  2. Non cancello commenti come il tuo, dal quale comunque mi dissocio nella maniera più totale; almeno finché non mi salta la pazienza. E non lo cancello, nonostante tu sia chiaramente un troll (ti ho già visto all'"opera" su vari altri blog), perché purtroppo c'è molta gente che (s)ragiona come te. E la cosa dal mio punto di vista è molto preoccupante.

    Naturalmente i tuoi non li considero commenti, ma li paragono al guano che i piccioni lasciano sui cornicioni dei palazzi. Mi sembra una buona metafora: il mio blog è il palazzo - con tutte le sue imperfezioni, crepe, quello che vuoi - e tu sei il piccione che ogni tanto viene a sporcare. Io ti lascio sporcare finché non mi stanco, poi quando il livello della merda che lasci supera il livello di guardia passo con uno straccio a pulire - capito cosa intendo, no?

    Commenti come i tuoi, e di quelli che consapevolmente o meno ragionano così, rafforzano sempre di più in me la convinzione, che da tempo ho già fatto mia, che i veri malati non siano gli omosessuali. Chiaro il concetto, no?

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  3. Grande Andrea!!!!!
    Ciao
    Maurizio San Leo

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