domenica 21 febbraio 2010

Se anche gli orchestrali si ribellano...

Oggi ho bisogno di voi, o almeno di qualcuno che abbia visto la finale di ieri sera di Sanremo. Non che la cosa sia importante, intendiamoci, ma siccome pare sia successo un putiferio degno di miglior causa e dato che non ho visto una sola puntata della kermesse canora (canora?), bisogna che qualcuno mi spieghi che è successo. Allora, da quello che riportano i giornali stamattina, pare che abbia vinto un certo Scanu, secondo il contestato trio principe-Pupo-tenore e terzo tale Mengoni. Le prime due domande che mi sono venute in mente: (1) chi è Scanu? (2) il famoso terzetto non era stato eliminato? è stato per caso ripescato?

Dopo il responso finale pare che sia successo un certo casino in teatro (mi baso sempre su quanto ho trovato in rete): proteste, orchestrali indignati che gettano via gli spartiti, addirittura l'intervento dei Carabinieri in sala! Con la Clerici che, cercando di riportare la calma, dice: «Esistono delle regole, c’è il televoto del popolo sovrano!». Eccolo là: il mitico popolo sovrano, quello tanto caro a Berlusconi quando deve giustificare le sue nefandezze viene tirato in ballo anche dalla Clerici. Ora, io non conosco a fondo i meccanismi che hanno determinato il responso finale, ma se era previsto questo televoto e questo televoto ha dato questo responso non capisco di che ci si lamenti: la gente ha scelto. Pace e amen.

Qui sarebbe interessante aprire una piccola parentesi. Dunque, se non ho inteso male, questo Scanu, il vincitore, sarebbe uscito fuori da una trasmissione della De Filippi; in pratica, quindi, non si tratta di uno che viene dai palcoscenici, dalla musica in senso stretto, ma dalla tv - non voglio dire che sia un "prodotto televisivo", ma probabilmente qualcosa che gli si avvicina. Tutto questo quadra perfettamente, ed è in linea con quello che è diventato Sanremo da un bel po' di anni a questa parte: un prodotto quasi esclusivamente televisivo in cui le canzoni non sono più il fulcro, il polo attorno a cui dovrebbe imperniarsi la trasmissione, la competizione, ma un semplice corollario come le gag degli ospiti, gli spot pubblicitari, le comparsate di improbabili personaggi che con la musica c'entrano poco o niente. Quindi perché lamentarasi? La gente ha (tele)votato il prodotto televisivo, mica la canzone. E forse è giusto così dal momento che tutto il carrozzone Sanremo con la musica ha da tempo ben poco a che fare. L'anno scorso ha vinto un altro prodotto della tv, Marco Carta; è ancora in circolazione? Guardate che a pensarci bene non è niente di diverso da quanto accade in politica.

A riprova di cosa è ridotto Sanremo basta dire che sono interventi addirittura Costanzo, Bersani e Scajola. Bersani a Sanremo? - dirà qualcuno. Certo, del resto era stato lui a dire, quando la notizia è diventata di pubblico dominio: "Ci vado perché i giovani sono là". Infatti... Bah, per quel che mi riguarda, e visto quello che è successo, sono felice di non aver visto neppure una puntata.

10 commenti:

  1. Socmel,se anche gli orchestrali s'incazzano,qualcosa sarà successo!

    Premetto,che anche io non l'ho visto.
    In compenso il giorno dopo compro sempre i giornali,per farmi quattro risate con i commenti.
    Comunque da quello che ho capito cambia poco.
    Prima comandavano le case discografiche,ora le lobby televisive.
    Ma è vero che Costanzo torna in rai?

    Mi sa che è la volta buona che butto il televisore.
    Ciao
    Maurizio

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  2. Sì, e mi sa che cominci il suo "nuovo" programma domani. Probabilmente è anche per quello che ha fatto la comparsata a Sanremo.

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  3. Era meglio se andava sull'isola,anzi se ci rimaneva pure.

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  4. allora.. ti aggiorno io. ieri mi sono visto c'era una volta in america. verso mezzanotte o buttato l'occhio su quella "cosa" che prende il nome di festival della canzone. Non solo la "canzone" di Pupo e di quell'altro tizio, che non voglio nominare, è stata ripescata ma è finita seconda.
    La contestazione me la sono persa perché è stata fatta durante la metà della trasmissione.

    scusami ma non ce l'ho fatta a vedere questa roba.
    mi sono bastati circa 5 minuti finali.

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  5. Ah, ecco, quindi la canzone del principe è stata ripescata. Infatti io sapevo che era stata eliminata già dalla prima serata. Chissà come funziona il meccanismo del ripescaggio...

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  6. c'è un meccanismo che prevede che i vincitori di xfactor e di altre trasmissioni simili abbiano la facoltà di partecipare al festival. Riguardo il sistema di ripescaggio e altre amenità simile non so nulla.

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  7. Cari amici vi dovete rendere conto che questa è la democrazia. Se non fosse che io come tanti ho sempre pagato il canone non me ne farei un problema. Uno conpra un televisore, si guarda quello che gli pare, poi lo spegne oppure ci rimane davanti tutta la notte. Qui invece il televisore che lo tenga acceso o lo tenga spento, se guardi la Rai o un'altra emittente devi pagare il canone. E allora non è più democrazia. Che fare? Una provocazione ce l'avrei. Facciamo una manifestazione nazionale contro il canone RAI e contro spettacoli che sono degni di un paese che di fronte al festival di sanremo garantisce il 50% di share. Roba da matti. E tutto alle 12 di notte. Alberto

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  8. E allora non è più democrazia. Che fare?

    Beh, si può cominciare eliminando appunto il canone in modo legale. :-)

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  9. Domanda:Perchè devo farmi chiudere in un sacco una cosa MIA che ho già pagato,e con la quale posso vedere altre cose,oltre la rai?
    Con quale diritto mi proibiscono di godere di una cosa MIA?

    La risposta è:
    Chi fa le leggi E' PAZZO punto.

    Maurizio

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  10. Con quale diritto mi proibiscono di godere di una cosa MIA?

    Beh, non è che ti proibiscono di godere di una cosa tua. Il canone è una tassa sul possesso di qualunque apparecchio atto a ricevere frequenze radiotelevisive. Questo significa che tu devi pagare per il solo fatto di possederlo, anche se poi lo usi come piedistallo per un tavolo, per dire.

    E poi, se è per questo, anche l'automobile l'hai già pagata all'atto dell'acquisto, ma il bollo lo devi comunque versare ogni anno. :-)

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