venerdì 20 dicembre 2019

Sea Watch torna in mare

Un tribunale italiano ha disposto il dissequestro della Sea Watch 3 perché "la capitaneria di porto di Licata non ha titolo per trattenere la nave e deve lasciarla libera di tornare in mare". La Sea Watch è la nave che, capitanata da Carola Rackete, l'estate scorsa forzò il divieto di ingresso nel porto di Lampedusa sfidando i decreti sicurezza (che con la sicurezza non c'entrano nulla) voluti da Salvini. La Rackete fu fermata e trattenuta in stato di fermo per giorni, prima che un giudice dimostrasse l'inconsistenza delle accuse formulate nei suoi confronti e annullasse il fermo restituendole la libertà.

Queste due sentenze dimostrano, una volta di più, che per legiferare occorrono competenza, serietà, ponderazione e congnizione di causa, e che se invece si legifera in fretta e furia sull'onda della pancia della gente e in vista di un consenso immediato da capitalizzare, si va a sbattere.

5 commenti:

Gus O. ha detto...

“Una tedesca bianca e ricca, nemica dell’Italia”. Così è stata bollata in fretta e furia Carola. Che, a bordo della sua nave, solca il mare alla ricerca di persone sfortunate, rimaste sole tra le onde, e le soccorre. Senza farsi troppe domande su quale sarà la loro destinazione, su quale nazione le accoglierà. A lei non interessa: si avvicina, le strappa a quelle acque profondissime, dà loro una seconda vita, una nuova speranza.
E proprio per questo è diventata il nemico pubblico numero uno della nostra Italia, di quella parte d’Italia che si è scordata le proprie origini, accecata da un odio disumano ravvivato ad arte. Che ha smesso di interrogarsi su se stessa, di cercare una strada diversa, migliore. Sarebbe bello ogni tanto fermarsi su certi porti, in certe notti. E chiedersi se davvero è questo il Paese che vogliamo diventare.
Grazie Carola, grazie di esistere.

Andrea Sacchini ha detto...

Credo che la quantità di fango, insulti, bufale che sono stati riversati su quella ragazza abbia ben pochi precedenti. Neppure Berlusconi, abituato ai suoi tempi a usare le sue televisioni e i suoi "giornalisti" per annientare i suoi nemici politici (magistrati, giornalisti non allineati, comici ecc.), era arrivato a tanto. Ma la Rackete ha dimostrato di avere spalle (e "palle", se me lo permettete) molto più larghe di quanto ci si sarebbe aspettato.

Gus O. ha detto...

Dagli insulti che ha ricevuto ho capito subito che la temevano.
Intelligente, colta, conoscenza di cinque lingue, notevole self control, coraggiosa. Una donna, una Capitana vera.

cristiana marzocchi ha detto...

Fischia il vento, urla la bufera, scarpe rotte eppur bisogna andar...
E' proprio il caso di cantarla in questi tempi oscuri, invasi da gente ignorante e supponente.
Cri

Andrea Sacchini ha detto...

Bellissima.

Ritrovamenti

  Ho tr ovato, semisepolto nella libreria di mia mamma, questo libro. Non ho la più pallida idea di chi sia Gaspare Gozzi. Gliel'ho most...