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(via Gilioli)
L’idea di ignorare quanto scritto in un contratto tra un’azienda e un lavoratore, addirittura con la comica ed evidentemente irrealizzabile minaccia di un raddoppio dell’aliquota, è giusto una cosa che può dire Roberto Calderoli il 17 agosto. Poi fate voi.
Quanto ai quattro miliardi, i tre citano una non meglio precisata «stima europea». Un lettore pensa a qualche autorevole organismo di Strasburgo o Bruxelles…
Il «non ne posso più» di Berlusconi non è comunque per i quattrini ma per la presa d’atto di quanto sia difficile, a tratti impossibile, governare questo Paese come si vorrebbe e come si è promesso agli elettori. Colpa di un sistema di regole macchinoso e bizantino pensato quasi settant’anni fa
È ovvio che quando sull’onda di fatti straordinari tutti i nodi arrivano contemporaneamente al pettine lo strappo è doloroso. Ma se c’è una accusa che non può essere rivolta a Berlusconi è proprio quella di non aver visto quei nodi formarsi e aver provato a scioglierli per tempo
Tutto è nato probabilmente da un rozzo errore di traduzione, perché kàmelos in greco vuol dire sia cammello sia filo, sicché la celebre frase del Vangelo suonava in origine così: «Entra più speditamente il filo nella cruna dell' ago che un ricco in paradiso». Come dire: non tutte le ricchezze e non tutti i ricchi sono in regola con la morale e qualcuno stenta a passare. Mentre la ridicola versione secondo cui un ricco ha meno probabilità di entrare in paradiso di quante ne abbia un cammello di passare attraverso la cruna d'ago, significa che nessun ricco e nessuna ricchezza sono moralmente accettabili.
«inutile dire cose non vere ai cittadini». Ci sarà invece, spiega il premier, «un'opera di manutenzione di qualche miliardo, tre miliardi. Faremo nei prossimi anni quello che abbiamo già fatto negli anni precedenti». Per l'obiettivo del pareggio, aggiunge, «sappiamo già dove andare a trovare i risparmi necessari».
Mi chiedo come sia possibile che dopo trent'anni dall'infausto avvento del berlusconismo ancora la destra riproponga ossessivamente ...