giovedì 24 febbraio 2022

Guerra

Questa mattina presto Putin ha iniziato l'invasione dell'Ucraina, assediando varie città e bombardando varie strutture nell'est del paese. Non c'è granché da dire che non sia già stato detto riguardo ai motivi che l'hanno spinto a dare inizio a un conflitto alle porte orientali dell'Europa, conflitto che più o meno direttamente è inevitabile che avrà prima o poi ricadute anche per noi - diversi analisti hanno ipotizzato che l'invasione dell'Ucraina potrebbe trasformarsi nel più vasto conflitto europeo dai tempi della Seconda guerra mondiale.

Se in effetti si guarda alle modalità con cui si è originata l'ultima guerra, che poi non sono molto diverse da quelle che hanno originato quella del 15-18, si vede che i prodromi sono i medesimi. 

A margine, a me viene da chiedermi quanto si debba essere fuori dalla realtà per prendere simili decisioni. La maggior parte dello stesso popolo russo non ha mai voluto questa guerra, non solo perché conscio delle ricadute in termini di perdite umane che provocherà, ma per le conseguenze sul piano economico e sociale prodotte dalle sanzioni che i paesi NATO infliggeranno alla Russia e che andranno ad aggravare una situazione economica che già adesso non si può certo definire prospera. 

Ma è sempre così: chi sta nelle stanze dei bottoni è come se vivesse in un pianeta a sé stante, totalmente refrattario a ogni contatto col mondo reale, quello composto di persone che spesso devono arrabattarsi in qualche modo per riuscire a mettere insieme il pranzo con la cena.

7 commenti:

Vapore Sodo ha detto...

Ma non sarebbe stato più semplice (e sicuro per tutti) dare garanzie di non ammettere l'Ucraina nella NATO?

Franco Battaglia ha detto...

L'Ucraina nella Nato era ancora lontanissimo nel tempo, ma già il solo parlarne crea squilibri. ora l'unica per evitare guerre è provvedere col tagliare la quotidianità, quindi fuori la Russia dal commercio, dallo sport, dal turismo, da internet, da ogni manifestazione. Sarebbe tosta anche se probabilmente l'unica. Ma le cose ragionevoli non sono di questo mondo.

Sari ha detto...

Quel signore vìola vite, destini e rimango inorridita davanti alla guerra che si sta prospettando e le sue inevitabili conseguenze.
Non sono certa che sarebbe bastato non entrare a far parte della Nato per salvarsi dalla guerra perchè quello sarebbe stato il primo di altri ricatti. Quella parte di mondo, secondo me, sarà sempre nelle mire di chi intende espandersi e la fame di alcuni stomaci è inesauribile. Ricordo l'Armenia...
So di una signora ucraina che, giorni fa, temeva il timore di dover rientrare in patria per combattere perchè lei, cinquantenne, era richiamabile fino ai sessanta.
Che ogni cielo ci protegga.
Ciao Andrea.

Andrea Sacchini ha detto...

Il problema è che, per tutta una serie di motivi, tagliare fuori la Russia da tutto a noi costerebbe carissimo, come è spiegato bene qui. E questa cosa Putin la sa benissimo e ci gioca su. Facile parlare di sanzioni, molto meno facile parlare degli effetti su di noi delle sanzioni.

Andrea Sacchini ha detto...

Io credo che la questione della entrata dell'Ucraina nella Nato, ipotesi tra l'altro da sempre remotissima, sia una specie di casus belli, un pretesto, diciamo così. Putin ha reiteratamente addotto ragioni di tipo storico riguardanti la sua volontà di ricomporre l'antica unità territoriale russa andata in pezzi col crollo dell'Unione Sovietica. Poi magari questa è solo una spiegazione di facciata o di comodo, ma è una di quelle su cui ha spinto di più. Se ci si pensa, sono le stesse motivazioni che hanno portato allo scoppio della Seconda guerra mondiale, quando Hitler voleva riunire la Grande Germania smembrata dagli accordi seguiti alla sua sconfitta nella Prima guerra mondiale.
Spero naturalmente che tutto ciò non accada.
Ciao Sari.

sinforosa c ha detto...

Davanti a queste tragedie volute, non ho parole.
sinforosa

Andrea Sacchini ha detto...

In effetti non è facile dire alcunché.

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