lunedì 21 febbraio 2022

Salvatore

La mattinata è stata ventosa. Un vento fortissimo ha spazzato il cielo da ogni nube e ha permesso al sole di splendere come solo lui sa fare. Fa un certo effetto pensare che la grandezza, la potenza e la magnificenza del sole debbano chiedere il permesso di mostrarsi a quegli insignificanti sbuffi di niente chiamati nuvole, ma così è. 

A metà pomeriggio il sole si è piano piano nascosto. Da azzurro e pulito che era, il cielo si è sporcato del colore dell'ardesia, il vento si è fermato ed è cominciato a piovere. Una pioggerellina leggera, ma insistente e fastidiosa. Sotto quella pioggerellina fastidiosa ho visto dalla finestra Salvatore passare in bicicletta. Tornava a casa. 

Salvatore abita poco distante da me. È un maresciallo dell'Aereonautica in pensione, o qualcosa del genere, e tutti i giorni, inverno o estate che sia, con la sua bicicletta e la sua valigetta scende giù a Santarcangelo. Qui prende il 9 e va a Rimini. Non so cosa ci vada a fare, ma ci va ogni giorno e nel tardo pomeriggio torna a casa. Per qualche motivo, quando mi vede mi saluta sempre, e io contraccambio. 

È curiosa questa cosa, a pensarci. A volte si cominciano a salutare persone mai conosciute solo per il fatto di incrociarle con una certa regolarità. Cioè, non ci si conosce, si sa poco o nulla reciprocamente, ma ci si incontra di sfuggita quasi ogni giorno e ci si comincia a salutare. Anche oggi l'ho salutato dai vetri della finestra ma lui non ha potuto rispondere, perché con una mano teneva il manubrio della bici e con l'altra si reggeva la valigetta sulla testa per ripararsi dalla pioggia. Ma credo che abbia risposto al mio saluto con un cenno del capo.

12 commenti:

  1. Belli questi scorci, c'è molto Andrea. Sembrano "sbuffi di niente" ma comunicano semplicità.

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    1. Beati i semplici, diceva un tale. O qualcosa del genere :-)

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  2. A volte è solo la buona educazione che ti fa salutare gli sconosciuti che incroci. Altre volte è la voglia di scambiare due chiacchere. Potrebbe essere uno stimolo per scoprire cosa ci va a fare Salvatore a Rimini tuti i giorni 😂😂

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    1. Si, è vero, c'entra anche l'educazione. Tuttavia a volte cado nel dilemma e nel dubbio, specie quando faccio le mie camminate in collina. Magari incrocio qualcuno su una strada solitaria e istintivamente mi viene da salutarlo. Poi mi chiedo: E se lui non ha piacere di essere salutato? Sono dilemmi importanti :-)

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  3. Magari Salvatore ha un suo blog e ha pure lui raccontato di un Andrea che, con barbetta e occhiali, lo saluta ogni volta che lui passa da Santarcangelo. 😊

    Salutare una faccia ricorrente è gesto di educazione e rispetto. Io generalmente non lo faccio, se non per gente che abita nel mio condominio o nei pressi di casa mia, e che incontro in giro. Più che altro perché talvolta tendo a confondere le persone che non conosco bene, e quindi non ricordo se posso salutare con "Buongiorno" o "Ciao"...

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    1. È vero, magari anche lui ha un blog. Se e quando capiterà l'occasione proverò a chiederglielo :-)

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  4. Qui, invece, si saluta chiunque. Porti a spasso il cagnolino? Vai a prendere il treno? Cammini nei boschi? Corri lungo il canale? Se incroci qualcuno sul tuo cammino, saluti. Immancabilmente. Si va dal banale 'morning se sei di fretta, al what a lovely day se l'anziana signora sorride, invitandoti alla chiacchiera.
    E se non si saluta, perché magari per qualche ragione non è il caso, comunque si cerca lo sguardo delle persone e le si saluta con un sorriso.
    È come durante le escursioni in montagna.
    È stata una sorpresa, una gran bella sorpresa in effetti, e pare che si faccia soltanto qui al nord: circola un video divertente in proposito, lo cerco e lo metto sul mio blog (così magari, avendo fatto pubblicità, passa qualcuno 😅)
    Buona giornata, Andrea!

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    1. Se conti di farti pubblicità passando di qui, caschi male, dato l'esiguo numero di lettori di questo vecchio blog.
      Comunque, sul tuo blog ci passo spesso.
      Buona giornata anche a te, che abiti nelle terre della perfida Albione ^_^

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  5. La stessa identica cosa succede a me con gente del mio quartiere che non conosco ma che ci si incontra spesso e ci si saluta.

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  6. Forse Guccini ne avrebbe ricavato una canzone dal tuo post.
    Ho impiegato dieci anni per poter incrociare lo sguardo di un anziano signore affetto da un disturbo mentale che ogni giorno passava, alla stessa ora e a lunghi passi tutti uguali, accanto al prato dove io e il cane pascolavamo.
    Un giorno ha alzato lo sguardo, mi ha guardato e in un lampo si è richiuso in sè.
    Il giorno dopo ha appena stirato le labbra in un tentativo di sorriso e quando già mi montavo la testa immaginando il successivo saluto, sono arrivate le restrizioni del covid. Acc...
    Sarà rinchiuso da qualche parte il "mio" maratoneta?
    Ecco, vedi quanto il prossimo ci può coinvolgere...
    Ciao Andrea.

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    1. Adesso che le restrizioni sono prossime a un importante allentamento, chissà, magari lo incontrerai di nuovo e il saluto successivo arriverà. Chissà...

      Ciao Sari.

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