venerdì 4 febbraio 2022

Proteste

Generalmente guardo sempre con simpatia le proteste degli studenti, ma quella in corso a Roma in queste ore mi lascia un po' perplesso. È senz'altro lodevole il fatto che tra i motivi ci sia la solidarietà a Lorenzo Parelli e la sensibilizzazione nei confronti dell'annosa e controversa questione dell'alternanza scuola-lavoro, ma che contestualmente si chieda che sia eliminata la prova scritta alla maturità in favore di una tesina non lo capisco, e soprattutto non vedo il nesso con lo spirito principale della protesta. La prova scritta non è mica il braccio armato del capitalismo. Così, a occhio, prima della prova scritta ci sono forse un milione di motivi, all'interno dell'universo scuola, per protestare.

Tra l'altro, a proposito di maturità, se proprio si vuole manifestare lo si faccia per la sua abolizione tout court. Quasi il 100 per cento di promossi ogni anno sono la prova provata della sua inutilità.

13 commenti:

  1. Ognuno fa il suo ruolo, mi piacciono i giovani che protestano, hanno tempo per mettere giudizio!

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    1. Anche a me piacciono. E anche io l'ho fatto sia alle medie che alle superiori, ma sinceramente la protesta contro lo scritto non la capisco. Limite mio, probabilmente.

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    2. Ma tu ti ricordi come alle superiori vedevamo quelli della nostra età?

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    3. Come persone che non ci ascoltavano o, anche se ci ascoltavano, non capivano. Giusto? :-)

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  2. Gli esami di maturità devono essere corretti esternamente e in anonimo, e gli orali registrati e controllati a campione. Altrimenti sono del tutto inutili.

    Quanto al merito del tuo post e alla protesta, hanno fatto loro il marketing del 2 al prezzo di 1!
    Buon fine settimana, Andrea!

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    1. Secondo me non è solo quello il punto. Il punto è che se tu promuovi il 100% degli esaminandi, significa che promuovi quello che ha studiato e si è impegnato assieme a quello che non ha mai aperto un libro e che, invece di studiare, è stato tutto il tempo a cazzeggiare o a spasso con gli amici. Se le cose stanno così, ed evidentemente stanno così, che senso ha farlo? Sa di presa in giro. Oltretutto, demotiva chi si impegna (se vengo promosso comunque, perché devo studiare?) e spinge chi non ha voglia di studiare a studiare ancora meno.
      A mio avviso, se la maturità è ridotta a questa ridicola farsa, si abolisca, si stabilisca a priori che si sarà sempre tutti promossi indipendentemente dal fatto che si abbia studiato, e chiusa li.
      Buon fine settimana anche a te, Flo.

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    2. È proprio questo il punto: se un prof a caso, magari formato allo scopo, corregge esami di studenti sconosciuti, sarà meno portato a chiudere gli occhi. Che esame di stato è, se poi ogni prof si corregge i suoi???

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    3. Ah, ok, non avevo capito che in pratica abbiamo detto la stessa cosa con parole diverse. Chiedo venia :-)

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  3. Ho appena letto la dichiarazione di una ragazza di quinta liceo, la quale spiega che il motivo per cui gli studenti rifiutano le due prove scritte è che anche quest'anno l'anno scolastico è stato anomali, la didattica ne ha risentito e quindi per loro è assurdo che di pretenda un esame "normale" quando di normale non c'è stato nulla. Inoltre nel 2020 e nel 2021 proprio per questo non c'erano state le prove scritte, per non dire che fino a ieri l'altro era stato garantito che non ci sarebbero state nemmeno quest'anno. Questo è quanto. Ci tenevo a capire le motivazioni prima di dire se gli studenti hanno o no ragione a protestare.

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    1. Avevo letto anche io quella motivazione lì. Boh, non so, a me continua a sembrare un tantino pretestuosa, ma magari sbaglio. Probabilmente perché memore degli scioperi che facevamo noi ai nostri tempi per protestare contro la Falcucci (la ministra dell'istruzione in carica quando facevo io le medie e le superiori), scioperi nei quali il 90 per cento di noi manco sapeva perché si andava in piazza, l'importante era sfangare un giorno di scuola :-)
      Trovo sacrosanto, invece, la solidarietà al ragazzo deceduto e la sensibilizzazione sull'alternanza scuola-lavoro. Mi sarebbe piaciuta una protesta vigorosa, ma sempre pacifica, per le ignobili manganellate ricevute la settimana scorsa.

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  4. Sul tema immenso dei cambiamenti della scuola negli ultimicinquant'anni ti consiglio vivamente un libro che è ora in libreria Il danno scolastico di Mastrocoka-Ridolfi ed. La nave di Teseo. Spunti di riflessione senza fine

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    1. Grazie Giorgio. Ho già seguito una volta i tuoi consigli letterari e non mi hanno deluso. Mi segno anche questo.

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Buon Natale :-)