mercoledì 11 febbraio 2009

Ma veramente Enrico Mentana pensava di poter andare in onda?

La vicenda di Eluana Englaro ha avuto tra gli altri anche un risvolto televisivo abbastanza clamoroso. Enrico Mentana (foto), direttore editoriale della maggiore rete privata del gruppo Mediaset, ha rassegnato infatti le dimissioni dopo il rifiuto, da parte dei vertici dell'azienda, di sospendere il grande fratello in seguito alla notizia della morte di Eluana.

Sospensione che avrebbe permesso al giornalista di condurre una prima serata di informazione interamente dedicata alla vicenda, come peraltro ha fatto RaiUno con uno speciale di Porta a Porta. E invece niente: il grande fratello non si tocca e il buon Mentana è rimasto con un pugno di mosche in mano. Da qui le dimissione, accettate prontamente senza batter ciglio, e la rottura definitiva coi vertici dell'azienda.

Ora, se vogliamo essere sinceri, non è che ci fosse la reale necessità di un'altra trasmissione di quel tipo (pure su la7 c'era già Gad Lerner che trattava lo stesso tema), anche perché la vicenda ormai era già stata sviscerata in tutte le sue sfaccettature e data in pasto all'informazione in maniera fin troppo plateale. Quello che stupisce è semmai lo stupore di Mentana davanti alla decisione dell'azienda. Azienda appunto, e come tutte le aziende con l'unica priorità di fare tutto quello che fanno le aziende, e cioè generare introiti. Come pensava Mentana di poter contravvenire a questa regola?

E forse è stato giusto così. Giusto che Mentana non andasse in onda. Lo dicono i numeri: il grande fratello ha fatto il pieno, battendo tutti gli speciali su Eluana presenti sulle altre reti. Il "dramma" dell'uscita da quella gabbia di matti di una concorrente ha avuto la meglio sul dramma che si era consumato a Udine.

Mentana se ne faccia una ragione.

5 commenti:

  1. Come siamo ridotti male.
    La sparata di mentana non mi fa effetto,anche lui voleva approfittare del momento.Poi che merdaset non cambiasse il palinsesto,per puri motivi di introiti pubblicitari,la dice lunga sulla morale dei nostri abili imprenditori.Visti gli ultimi fatti,penso che non ci sia altra soluzione che mandare il paese definitivamente a puttane,vedi Argentina,e ricominciare tutto da capo,dopo avere derattizato per bene tutti i palazzi del potere dai topi che anno pasteggiato in questi anni.
    E visto che ci siamo,diamo una bella spurgata anche al vaticano.
    Maurizio
    San Leo

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  2. Maurizio,

    anche io sono convinto che Mentana volesse "approfittare del momento". Ma, sinceramente, non ci vedo niente di male in questo, e ti spiego perché con un episodio che mi è capitato.

    Senza scendere troppo nei dettagli, una persona mi ha chiesto: "Andrea, che cos'è tutta questa storia di Eluana che si sente in tv?"

    Cioè, la persona che mi ha fatto la domanda non sapeva assolutamente niente della vicenda, ed è rimasta incuriosita dai titoli dei telegiornali. Capito dove voglio arrivare? Metti caso che Mediaset avesse acconsetito alla richiesta di Mentana. Cosa sarebbe successo? Che tutti quelli che si fossero sintonizzati su canale5 non avrebbero trovato il loro amato grande fratello. A questo punto, probabilmente, il 99% di questi si sarebbe arrabbiato e avrebbe cambiato canale, ma l'1% sarebbe rimasto incuriosito dalla vicenda e avrebbe proseguito la visione. Ecco perché anche Mentana (assieme ai vari Vespa e Lerner) avrebbe dovuto andare in onda: perché anche un solo spettatore che dal grande fratello si fosse interessato alla vicenda di Eluana sarebbe stata una vittoria.

    E poi, sono sincero, a me Mentana non è mai dispiaciuto: lo ritengo uno dei pochi giornalisti in circolazione ancora degni di fregiarsi di questo titolo.

    A parte l'episodio delle dimissioni di questi giorni, infatti, va ricordato che già in passato - e precisamente nel 2004 - il giornalista fu esonerato dalla direzione del tg5 perché già all'epoca la sua linea non era gradita ai vertici dell'azienda. Tanto è vero che lo stesso Mentana, all'epoca, in quell'occasione dichiarò:

    Quello che posso dire [in merito all'esonero dal tg5, nda] è che in seguito il TG5 è stato molto più attento alle ragioni del suo editore sceso in politica.

    E, a conferma di questo, appena ieri, non appena appreso della vicenda, il cavaliere avrebbe dichiarato:

    «Mentana se ne va? Meglio così. Non voglio primedonne che non capiscono le esigenze complessive»

    Chiaro, no? Insomma, sono convinto che se ci fossero meno Fede e più Mentana, forse il giornalismo televisivo in generale ci guadagnerebbe.

    Ciao.

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  3. Capisco che una persona informata in più è uno spettatore del grande fratello in meno,ma mi fiderò di nuovo dei giornalisti,quando avranno il coraggio di domandare,cioè di fare quelle domande scomode ,che la maggior parte dei nostri "vermi politici"non vogliono sentire.

    L'intervista alla giornalista del tg1 di Torino che ha visto com'era,dovevano mandarla in edizione straordinaria.

    Maurizio
    San Leo

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  4. parto da zero.
    Mentana se mi leggi: parla con Bossi x una televisione nuova fresca e non ipocrita! E'il momento giusto! sarà una rivoluzione concreta x il Sud e per tutta L'italia. La mafia scomparirebbe senza guerrra e senza SANGUE. CIAO, CREDIMI, TUTTI
    TI SEGUIRANNO ANCHE I PIU' FRAGILI.11-18-18-5-13, ORBO 1-9-40,35030,

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  5. Pr Andrea sacchini...
    Sei un grande , non aggiungo altro, la penso esattamente come te........
    Vittorio...

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