venerdì 13 febbraio 2009

Testamento biologico: meglio nessuna legge che una cattiva legge?

La recente vicenda di Eluana Englaro, ha avuto se non altro il merito - pur nella sua tragicità - di aver dato il via, finalmente, alla discussione di una legge sul testamento biologico. In pratica una legge che consentirà ad ognuno di decidere anticipatamente cosa fare della propria vita in caso ci si trovi nell'impossibilità di farlo dopo.

Il problema è che quella che dovrebbe essere una buona legge si sta invece rivelando una pessima legge, in quanto - almeno da quello che è dato sapere finora - il testo in elaborazione prevede sì la possibilità di rifiutare le cure, ma non l'idratazione e la nutrizione, che per legge dovrebbero continuare a essere somministrate comunque.

Una legge che messa così - fa notare Umberto Veronesi - è perfettamente inutile. E aggiunge:

”La legge attualmente in discussione sul testamento biologico non deve passare. Non è costituzionale, perchè abolisce di fatto il rispetto della libertà della persona. Infatti, dice: anche se tu non vuoi la nutrizione artificiale, noi te la somministriamo ugualmente”.

Insomma, l'impressione generale, se il testo definitivo dovesse confermarsi su questa linea, è quella di una gigantesca presa in giro. Presa in giro che fortunatamente, come si vede dalla tabella qui sotto, che rispecchia un sondaggio di Repubblica di queste ore, non sta passando inosservata.


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