martedì 10 febbraio 2009

Il ritorno (autorizzato) dello spam telefonico

E' stato inserito come emendamento, nascosto all'interno del famoso/famigerato decreto milleproroghe, un provvedimento che rischia di interrompere per un periodo di tempo piuttosto lungo la nostra beata pace casalinga.

Una pace a dir la verità per la maggior parte solo sulla carta, visto che a me ad esempio continuano tranquillamente a rompere le balle quasi ogni santo giorno. Tutto dipenderà dalle modalità attraverso cui il Parlamento convertirà in legge il decreto già passato al Senato.

In pratica, questo emendamento dà il via libera a quelle telefonate moleste di call center e operatori vari di cui siamo già tempestati in maniera massiccia e fastidiosa (e illegale). Anzi, se il provvedimento diventerà legge saranno autorizzate a chiamarci a casa anche le aziende alle quali abbiamo esplicitamente negato l'autorizzazione al trattamento dei nostri dati personali, e per tutto l'arco dell'anno in corso.

La notizia, apparsa in sordina sul sito dell'Aduc, è stata poi ripresa da PI e da Repubblica.

Secondo l'Aduc il provvedimento avrebbe il nobile fine di salvaguardare migliaia di posti di lavoro proprio degli addetti a questi benedetti call center. Ma la domanda sorge spontanea: è giusto che questa salvaguardia passi attraverso la violazione sistematica del nostro diritto a starcene in pace?

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